Io e mio marito stiamo cercando una separazione consensuale. Prima si pensava che io (casalinga in cerca di lavoro) rimanessi nella casa coniugale con mia figlia di 4 anni. Adesso mio marito ha pensato di comprare una casa per noi 2 e tenere per sé la casa coniugale. Può abbligarmi al trasloco per legge. La casa è tutta sua comprata 2 anni prima del matrimonio, ma scelta insieme e ristrutturata insieme per la vita insieme; siamo in separazione dei beni, questa è casa coniugale o sola sua e può buttarmi fuori?
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Buongiorno Sonia,
sarebbe auspicabile, per evitare le sofferenze che inevitabilmente comporta una separazione giudiziale - soprattutto in presenza di figli minori -, tentare di raggiungere un accordo sia sulle questioni prettamente economiche e materiali (casa, assegno di mantenimento etc) sia sulle altre (quali, ad esempio, la gestione della figlia).
In difetto, in un giudizio di separazione giudiziale, come hanno già avuto modo di specificare i miei Colleghi, la casa coniugale verrà assegnata al genitore collocatario del figlio e, dunque, solitamente alla mamma. L'intento, infatti, è quello di preservare l'armonia del minore, il quale continuerà a risiedere presso l'abitazione in cui è sempre vissuto, mantenendo le proprie abitudini anche a livello scolastico e di amicizie, per evitargli il minor trauma possibile, almeno sotto quel punto di vista.
Non esiti a contattarci. Saremo liete di aiutarvi a trovare un accordo.
I migliori saluti.
Avv. Sara Laurino
come le è già stato risposto la casa coniugale segue il figlio minore, pertanto se sarà affidato a lei potrà continuare a risiedere nella casa coniugale fino a chè sua figlia non sarà economicamente indipendente dopodichè tornerà in possesso del proprietario. Alla luce di quanto detto le consiglierei di valutare la soluzione migliore.
Restando a disposizione saluto cordialmente.
Gentile signora Sonia,come gia' spiegato dai Colleghi la casa coniugale,in caso di controversia,sara' assegnata a Lei se Le saranno affidati i figli;tuttavia,nel caso specifico,valuti la possibilita' di trasferirsi,se la nuova abitazione sara' intestata a Lei o ai figli.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno Signora Sonia.
In caso di mancato accordo, Lei potrà procedere con una separazione giudiziale e chiedere l'affidamento condiviso della bimba con collocazione presso di Lei e, di conseguenza, l'assegnazione della casa coniugale.
Infatti, indipendentemente dalla proprietà della casa, la medesima viene assegnata al genitore col quale vivrà il figlio minore.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Sonia,
se lei e suo marito state attuando una separazione consensuale dovreste trovare un accordo circa la assegnazione della casa coniugale.
L’assegnazione della casa coniugale avviene, solitamente, in favore del coniuge collocatario in presenza di figli e la ratio è volta a conservare la continuità delle abitudini domestiche nella medesima casa che ha costituito l’habitat familiare.
Ha fondamentalmente lo scopo di garantire ai figli una certa continuità evitando loro traumi riguardanti la possibilità di essere costretti a vivere lontano dal luogo dove fino a qual momento hanno condotto la loro esistenza.
Tale prospettiva, nell'ottica di una separazione consensuale, non può essere ignorata da suo marito, se poi, non dovesse trovare accordo sul punto, comunque la casa nell'ottica ridetta le verrà assegnata dal Giudice in sede di separazione giudiziale.
avv. Marina Ligrani
Bel giorno Sonia! La casa familiare viene assegnata nell'interesse della prole, pertanto se la minore viene "collocata" presso di Lei, l'immobile sarà assegnato a Lei (seppur nell'interesse della figlia).
Cordialità.
Avv. Mariarosa Signorini