Sono stata accusata ingiustamente di furto sul lavoro. A mio carico non ci sono prova, solo le accuse - per l’appunto - di una responsabile che gode della fiducia del datore di lavoro, a quale ha agito in tutti in modi al fine di mettermi in cattiva luce. Per colpa sua, non solo ho perso il lavoro, m rischio di non essere pagata e, cosa piu grave, la mia persona viene infangata. Come posso difendermi?
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Buona sera,
innanzitutto, occorre che lei impugni il licenziamento con lettera raccomandata a/r o PEC (il termine è di 60 giorni decorrenti dalla comunicazione), poi dare inizio al giudizio entro 6 mesi: termini da rivalutarsi dopo aver preso visione degli atti, ma certamente molto ristretti, come vede.
In secondo luogo, occorrerebbe sapere se il Datore di Lavoro l'abbia anche denunciata: in tal caso, occorre difendersi anche in sede penale, chiedendo l'archiviazione del procedimento penale, perchè non avere commesso il fatto.
All'esito di tale archiviazione (da utilizzare, poi, nella causa di impugnazione del licenziamento), denunciare il datore di lavoro per il reato di calunnia.
In questo modo, Lei avrà diritto:
- a seconda della Sua anzianità di serizio, la reintegra nel posto di lavoro e/o il risarcimento del danno da licenziamento;
- in ogni caso, il risarcimento per danno all'immagine, etc.
Grazie
Avv. Elena Tomayer
Bisognerebbe capire sulla base di quali presupposti le viene mossa tale accusa. Inoltre bisognerebbe capire se è stata sporta querela contro di lei e se le è stato formalmente comunicato o meno dal datore l'avvio di un procedimento disciplinare che possa, per mera ipotesi, condurre all'adozione nei suoi confronti del provvedimento disciplinare della sospensione ovvero, nella peggiore delle ipotesi, il licenziamento per giusta causa. Diversamente è illegittimo qualsiasi mancato pagamento. A disposizione qualora voglia contattarmi personalmente per informazioni più dettagliate.
Avv. Matteo Rondina
Buongiorno,
intanto bisognerebbe capire su quali basi vengono mosse le accuse di furto.
Se l'accusa è stata motivo di licenziamento occorrerebbe impugnarlo e richiedere la reintegra sul posto di lavoro e in ogni caso le somme dovute in ragione del rapporto di lavoro.
In ogni caso bisognerebbe anche capire in che modo la sua persona "viene infangata"?
L'accusa è stata formalizzata con una querela?
Se si, qualora il procedimento penale si definisse con una sentenza di assoluzione, ci sarebbero i presupposti per una denuncia per calunnia.
Rimango a disposizione
Avv. Daniela Ranise
Buongiorno,se ha le prove delle dichiarazioni false della responsabile,puo' agire civilmente e forse penalmente nei suoi confronti ed inoltre dovrebbe esaminare se può impugnare il licenziamento,richiedendo di sospendere il giudizio all'esito dell'accertamento delle false dichiarazioni della responsabile,naturalmente se può provare che siano state false.Cordialmente,avv.Alfredo Guarino Napoli