Accusata del furto di 3500 euro

Inviata da N.A.. 15 nov 2016 Furti

Salve, questa vicenda è avvenuta ieri e sono confusa sul da farsi. Lavoro da tredici anni come collaboratrice domestica, in una famiglia. Ieri il mio datore di lavoro era fuori ciittà per una visita medica e al suo ritorno,la sera, mi ha chiamata telefonicamente per accusarmi di aver rubato 3500 euro in sua assenza. Questa mattina sono andata a licenziarmi, trovando sia il mio datore che uno dei figli, a inveire contro di me, dicendomi che mi finirà male e non chiedendo spiegazioni o altro. Una vicenda simile accadde circa un anno fa, dove il mio datore accusò gravemente i figli per poi ritrovare i soldi. Sono sicura che questa volta però, le cose saranno più difficili poichè vivo in un piccolo paese e il loro avermi detto di volermi rovinare mi preoccupa. Ovviamente sono assolutamente innocente! Potrei agire in qualche modo per tutelare la mia persona?

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Buon giorno,
L'unico modo è tutelarsi nelle sedi piu opportune.
Verificare se hanno sporto denuncia e poi seguire la pratica difendendosi nel migliore dei modi.
Il reato di furto in abitazione con l'aggravante di averne disponibilità in quanto lei lavorava lì ed era sola in casa, nonché per una somma non irrilevante, non è una cosa grave.
Le consiglio di nominare un avvocato e tutelarsi.
Rimango a disposizione per ogni chiarimento.
Cordialità

Avv deborah bozzetti

Studio Legale Bozzetti Avvocato a Milano

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Se le accuse sono infondate (non so se nella casa ci siano delle telecamere o se l'accusa di furto sia fondata) Lei può presentare una denuncia per calunnia e per minacce. Può inviare una raccomandata (meglio se tramite un avvocato) all'ex datore di lavoro diffidandolo dal continuare con le offese, le minacce e le accuse.

Avv. Giovanni Randon Avvocato a Lonigo

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Gentile signora,al momento non si configurano calunnie ne' diffamazione ne' una minaccia ma soltanto ingiurie,per cui dovrebbe,se vuole il risarcimento del danno,promuovere una causa civile dove non potrebbe essere sentita come teste ed avrebbe quindi bisogno di testimoni:Le consiglio di far inviare tramite un avvocato una diffida a non rivolgere accuse ingiustificate,dovendo altrimenti agire in sede legale.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli (naturalmente se e' innocente)

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Certo che si può agire legalmente anche con una querela ai sensi dell'art. 368 c.p. (Calunnia).
Cordialità
Avv. Fabrizio Consiglio

Studio Legale Avv. Fabrizio Consiglio Avvocato a Roma

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Buongiorno, se il datore di lavoro ha proceduto ad una formale denuncia di furto lei è bene che prontamente presenti una denuncia di calunnia. In caso contrario potrebbe presentare una querela per minaccia o altro reato (diffamazione o estorsione). Occorre conoscere piu' dettagli nel caso di interesse mi contatti tramite portale avv. Ludovico Gamberini

Studio Legale Avv. Ludovico Gamberini Avvocato a Bologna

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Gentile Utente, mi dispiace per quanto Le è accaduto, Le consiglio di tutelarsi facendo un "esposto" alla Procura della Repubblica e descrivere compiutamente i fatti. Se invece intende anche instaurare un procedimento penale nei confronti del suo datore di lavoro dovrà sporgere "querela". E' consigliabile in questi casi farsi assistere da un avvocato penalista. La saluto cordilamente e resto a disposizione se avesse altri dubbi. Avv. Andrea Ricci

Avv. Andrea Ricci Avvocato a Firenze

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Buon giorno N.A.,
le consiglio di rivolgersi ad un legale, con il quale valutare se ci sono gli estremi per una querela o una controquerela (nel caso il suo datore fosse già andato a denunciare l'accaduto).
Da quanto racconta, infatti, potrebbero essere configurabili alcuni reati a carico del datore e del figlio (minaccia, diffamazione,...), ma è necessaria una analisi più approfondita dei fatti.
Cordialmente
Avv. Lorena Steri

Avv. Lorena Steri Avvocato a Torino

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