Buonasera, da ieri mi stano accusando al lavoro che ho rubato dei soldi,inizialmente erano 50 euro,poi dicono che spariscono da 4 mesi e poi da un anno o più di un anno, somme insignificante... Specifico che lavoro da loro da 6 anni e fin adesso nn è mai sparito nnt ma stavolta dicono che nn può essere nessuno della famiglia ma solo io xche altrimenti nn si spiegano.
Nonostante ho detto e ridetto che nn sono stata io e che possono andare a denunciarmi, continuano a dirmi che chiunque può sbagliare e che se sono stata io e dico la verità miglioro le cose e se no,nn faccio altro che peggiorare le cose. Mi sento se come loro vogliono che io dicessi che sono stata io,quando nn è vero... nn vorrei neanche continuare andare al lavoro... Come comportarmi? Grazie
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Se non comprendo male, lei dovrebbe svolgere la professione di collaboratrice domestica, ossia un ruolo a stretto contatto con i datori di lavoro, cosicché la situazione è particolarmente antipatica e delicata.
Dal punto di vista pratico, stante la sua stretta vicinanza alle persone coinvolte, mi sentirei di consigliarle di provare a ricostruire bene i fatti e cercare di capire chi possa essere stato ad effettuare le sottrazioni, ossia chi possa averne avuto il bisogno e/o l’opportunità.
Inoltre, dato che lavora nello stesso posto da sei anni, è estremamente significativo che mai prima si siano verificati episodi di questo genere, cosicché, se la sua situazione economica non fosse mutata, non ci sarebbe ragione per cui adesso lei dovrebbe mettersi a rubare, la cosa dovrebbe essere fatta ben notare e tenuta in debita considerazione.
Temo, infatti, che, se la situazione non verrà chiarita in breve tempo, le sarà penoso e difficile conservare l’attuale occupazione, anche solo per l’imbarazzo e la sfiducia che inevitabilmente continueranno a circondarla, a prescindere dal fatto che intervenga o meno una denuncia da parte dei suoi committenti, nel qual caso, comunque, la ricostruzione di cui sopra, le sarà utile anche in chiave difensiva.
Gentile LG,vi sono due ragionevoli ipotesi sulla ragione della condotta dei Suoi datori di lavoro:o vogliono sinceramente accertarsi della verita' e in tal caso Le consiglierei di dire risolutamente a tutti di essere innocente e ,se non Le credono,di procedere al licenziamento oppure vogliono precostituire una falsa ragione per licenziare ed opporsi a Sue eventuali pretese,nel qual caso si precostituisca una prova delle ingiurie che subisce,per poi agire,in sede penale o civile,per richiedere i danni Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno
Le consiglio di inviare una diffida, tramite un legale, ai Suoi accusatori, che stanno ponendo in essere condotte diffamatorie ed ingiuriose. In caso non cessino, valuterà se sporgere querela nei loro confronti.
A disposizione per chiarimenti ed assistenza.
Cordiali saluti.
Avv Annamaria Vizzolesi
Da quello che espone appare difficile realizzare un'ipotesi di difesa, le consiglio di rivolgersi comunque ad un avvocato penalista, non appena saranno valutabili elementi concreti sarà ipotizzabile una strategia difensiva.
avv. marina ligrani