Buongiorno,
le scrivo per conto di un mio amico. Questo mio amico ha acquistato circa un anno fa una cucina presso l’azienda Arredissima di Castellanza. Dopo praticamente un anno, sono venuti a consegnarla. La cucina però non rispetta quello che erano gli accordi del contratto, in quanto in primis è più corta di quello che doveva essere e in più non va a coprire lo spazio per cui è stata fabbricata.
Sono state prese le misure correttamente di 3,20 mt. Il top sarebbe rimasto quello della cucina esistente.
Dopo il montaggio della nuova cucina, si scopre invece che è lunga solo 3 mt e che beh 20 cm sono scoperti sia dalla parte sinistra che dalla destra della stessa (la cucina è lineare senza angolature).
Ora quello che vogliamo sapere è i che termini possiamo “minacciare” l’azienda in un’eventuale causa per risarcimento danni, in modo tale che rimedino a questo danno.
O almeno quali sono le azioni a cui possiamo rifarci.
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La cucina che hanno consegnato non ha le qualità promesse. Si può configurare in questo caso una vendita "aliud pro alio" che da diritto al compratore di ottenere la risoluzione del contratto per inadempimento e un risarcimento danni. Il compratore decade dal diritto se non denuncia il vizio entro otto giorni dalla scoperta e l'azione per far valere i propri diritti si prescrive in un anno.
Gentilissima Signora Indira,
le possibilità esistono di far valere i diritti dell'acquirente che per la legge è consumatore .Il periodo di garanzia si estende per due anni.
Il codice del consumo (d.lgs.206/05), agli articoli dal 128 al 135, regola la garanzia legale sui beni di consumo venduti ai consumatori. La norma originaria e' il d.lgs. 24/2002 attuativo della direttiva 1999/44/CE che ha modificato il codice civile introducendo gli articoli dal 1519 bis al 1519 nonies, poi abrogati ed inglobati dal codice del consumo stesso.
Tale garanzia di legge copre tutti i vizi di produzione e di conformita' presenti sui beni di consumo acquistati dai consumatori per due anni, prevedendo precisi adempimenti a carico del venditore.
Da quello che intuisco il venditore è anche produttore della cucina e pertanto , in teoria, avreste addirittura spazio per due tipi di tutela, la garanzia di legge ( che è quella accennata ) e quella del produttore.
A questo punto dovrebbe contestare per iscritto le irregolarità e non conformità e domandare la sostituzione del bene o , comunque, la riduzione del prezzo, salvo il diritto al risarcimento di eventuali danni.
Saluti cordiali
diritto a riavere la cucina delle giuste misure o risarcimento del danno
la cucina è stata pagata?.......................................sono a disposizione