Ho comprato un furgoncino usato da un venditore di auto e ho pagato con assegno. Il giorno successivo all'acquisto l'ho portato dal mio meccanico il quale ha scoperto la rottura della testa del motore, danno da aggiustare con una spesa non inferiore ai 5000/7000 euro, peccato che per il mezzo ho speso 4700 euro! Per il momento ho bloccato il pagamento dell'assegno, ma come dovrei comportarmi? Il commerciante sostiene che non potevo aspettarmi la perfezione da un mezzo usato, ma a me questa sembra una truffa! Durante la vendita mi aveva garantito che era in ottime condizioni, e ora si tira fuori una marea di scuse dice come "ma sai io di motori non ne capisco nulla"! Come uscire da questa situazione?! Bruno
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Se interessato ancora al mezzo, contesti la responsabilità con raccomandata al venditore, spiegando bene i fatti. Per fare accertare quanto afferma, deve procedere con una perizia da effettuarsi in tribunale, con costi da anticipare a suo carico. Valuti lei se ha intenzione di affrontare un possibile giudizio. Diversamente renda il mezzo e si faccia rendere l'assegno.
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La vicenda in questione dimostra, una volta di più come vi sia un notevole scarto tra l’idea di truffa corrente nel pubblico e la sua nozione penale, così come delineata dall'art. 640 c.p..
A tenore di quest’ultimo, infatti, non basta, per aversi una “truffa”, un qualsiasi comportamento fraudolento, in quanto malizioso e/o approfittatorio delle debolezza o carenze altrui, bensì occorre una condotta che si sostanzi in precisi “artifici”, ossia messe in scena idonee a raffigurare una cosa per un’altra, o “raggiri”, ossia abbindolamenti capaci di distrarre la vittima dal vero obiettivo del truffatore, il tutto per carpirne alla fine un consenso viziato dagli errori così prodotti.
Nel caso di specie, per come succintamente descritto, non mi sembra possa delinearsi nessuna condotta riconducibile almeno ad una della predette nozioni, ossia non mi sembra che ricorrano gli estremi tecnico-giuridici della truffa, giacché la semplice, generica ed ovvia rassicurazione del venditore che la macchina fosse in “ottime condizioni”, in mancanza di altro, non mi pare sufficiente.
La vicenda, dunque, dovrà essere risolta a livello puramente civilistico.
Signor Bruno,
se ha acquistato da un rivenditore auto allora lo stesso le doveva la garanzia per vizi per veicoli usati, pari ad un anno. Nel suo caso il vizio è stato scoperto immediatamente dopo la vendita, quindi denunci per iscritto tale evenienza, con un Racc.ar. indicando anche il presunto costo della riparazione. Le alternative sono diverse: dalla riparazione, alla sostituzione del mezzo o anche la risoluzione del contratto. Naturalmente occorre valutare bene. Per valutare se ci sono gli estremi per un truffa, occorre approfondire la dinamica della vicenda. Mi contati tramite il portale.
Al momento della vendita è stata rilasciata una qualsiasi garanzia del mezzo e di cosa veniva garantito?
Il mezzo è stato mai messo in moto in sua presenza o ha comprato a scatola chiusa perché il prezzo era buono?
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Denunci immediatamente il vizio con raccomandata A/R.
Saluti
Buonasera,
in caso di vizio del bene compravenduto l'acquirente deve denunciare per iscritto il vizio (rottura testa motore) entro 8 giorni dalla scoperta.
Cordiali saluti