Adozione di maggiorenne ottenuta con frode.
Buonasera.
temo di conoscere già la risposta, ma provo ugualmente.
Alcuni anni fa, ho adottato la figlia maggiorenne di mia moglie. Su richiesta di entrambe, madre e figlia, e sulla base di una riferita "affectio familiaris". Subito dopo la sentenza di adozione, il comportamento della adottata (oggi 34enne a fronte dei miei 63 anni) è stato sempre più distaccato e ostile. Culminando di recente nella esplicita richiesta di non volere più alcun contatto con il sottoscritto. Il tutto a fronte, per ammissione stessa della adottata e della madre, di completa assenza da parte mia di comportamenti abusanti o violenti, o comunque inadeguati. Considerate anche le mie precarie condizioni di salute (sono portatore di un grave aneurisma aortico, con rischio elevato di morte improvvisa), credo sia evidente che la richiesta di adozione non sia stata motivata da una "affectio familiaris", quanto dal mero interesse ad entrare nell'asse ereditario nonché utilizzare il mio cognome (sono medico, e anche la adottata lo è diventata negli anni in cui è vissuta con me e la madre). Gli amici avvocati con cui mi sono confidato mi hanno detto che non c'è nulla che io possa fare. Devo rassegnarmi ad una truffa così violenta sul piano emotivo? Possibile che la legge non cauteli in alcun modo chi è stato nei fatti "truffato"?
Grazie dell'attenzione.