Buondì. La mia domanda è: il padre di mio figlio può chiedere l'affidamento o l'affidamento congiunto dopo essere stato lontano per 9 anni? In sostanza dopo non esserci mai stato? Mio figlio ha sempre vissuto con me e mi sono arrangiata da sola in tutto questo tempo. Ora suo padre rivendica i suoi diritti, ma non parla di doveri. Si tiene in considerazione tutto questo? Ora ho intenzione di sposare un uomo che mio figlio chiama papà e che vede come tale. Questo fatto conta? Grazie mille
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Gentilissima Giusi,
escludo in radice, sulla base di ciò che ha raccontato, che Suo marito possa ottenere l'affidamento esclusivo del bambino. Avrei delle forti perplessità anche sulla fondatezza dell'eventuale domanda (ndr da parte di Suo marito) dell'affidamento condiviso; Lei tuttavia non fa menzione dell'età di Suo figlio: dato che invece è piuttosto importante.
Salvo che sussistano gravi ragioni che potrebbero giustificare la sospensione del diritto di visita, Suo marito potrebbe pretendere - in regime di affidamento esclusivo di Suo figlio a Suo favore - la determinazione di giorni in cui poter vedere il bambino. Data la sostanziale mancanza di rapporto tra padre e figlio, a mio avviso sarebbe opportuno che, per lo meno per un certo periodo di tempo, Lei quale madre fosse presente agli incontri.
In questi casi, in caso di contesa, il Tribunale dispone una consulenza tecnica psicologica finalizzata a determinare la soluzione maggiormente rispondente all'interesse del minore.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessità.
Certo che se ne tiene in considerazione. Il padre di suo figlio può senz'altro chiedere ciò che vuole. Altra cose è che ciò gli venga concesso.
Il fatto che lei si voglia risposare conta relativamente. E' certo che per la legge il padre di suo figlio rimane sempre quello biologico al quale spettano diritti e doveri.
Per maggiori informazioni mi contatti tramite il portale.
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Dopo l'entrata in vigore della legge 54/2006 l'affidamento esclusivo è previsto in caso di gravi inadempienze da parte di uno dei due genitori.
Secondo quanto da lei indicato risulta difficile che il padre possa ottenere l'affidamento condiviso di vostro figlio ed ipotesi ancor più irrealistica mi pare quella che lo stesso avanzi domanda di affidamento esclusivo.
Sempre a disposizione
Avv. Monica Manzone
Immagino che quest'uomo abbia comunque riconosciuto suo figlio. Anche se nn se ne è mai occupato, può chiedere di avere un rapporto con lui, non credo vi siano gli estremi per ottenere l'affidamento che resterà assegnato a lei, ma ovviamente dovrà contribuire al mantenimento
Resto a disposizione
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Dipende quali siano state le ragioni dell'allontanamento, se per motivi di lavoro, per esempio può essere giustificabile perchè il padre ha diritto di esercitare il suo ruolo e non può essergli impedito di farlo. se gli sono motivi biasimevoli, lei farà valere tali circostanze riferendo al giudice il suo comportamento, comunque se suo figlio ha più di 14 anni può decidere se rimanere con il padre e vederlo quando vuole.Lasciamo che sia il figlio a decidere, visto che impedendoglielo si farebbe solo del male. i figli comprendono se è un buon padre oppure no, lasciamo che capisca da solo ed evitiamo azioni difficili e penose, sopratutto nell'interesse del ragazzo che non è giusto che vedano i genitori litigare. Avv. Antonella Speranzini
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Buongiorno,
non mi è chiaro se Lei ed il padre di Suo figlio siate già separati (ed il padre intende mutare le condizioni di affidamento) o se il figlio sia nato al di fuori dal matrimonio.
In ogni caso, il padre ha il diritto di chiedere l'affidamento condiviso del figlio sempre che ciò avvenga nell'interesse del figlio.
Suo figlio ha il diritto di poter avere un rapporto con il padre, di conoscerlo e di recuperare il tempo perso. La tematica dell'affidamento è tutta incentrata sul diritto del minore ad avere un rapporto con madre e padre, pur comprendendo il suo risentimento per un silenzio lungo ben nove anni.
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Buongiorno,
la disciplina dell'affidamento condiviso si applica sia ai figli nati nel matrimonio sia a quelli nati fuori dal matrimonio.
La legge prevede però che il giudice possa disporre l'affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento motivato che l'affidamento all'altro sia contrario all'interesse del minore.
Cordiali saluti.
Avv. Davide Bosio
Le legge presume che l'affidamento congiunto sia posti nell'interesse del figlio e a tutela del diritto genitoriale.Tuttavia, se il minore non intende avere rapporti con il padre, Ella dovrà rivolgersi al Tribunale dei minorenni che adotteranno gli opportuni provvedimenti, nel solo esclusivo interesse del minore.
Con i miliori saluti.
Avv. Alessandro Caretta
Innanzitutto è importante conoscere l'età di suo figlio.
In ogni caso, i contatti con il padre non potranno essere impediti, ma l'esercizio di tali diritti dovrà svolgersi tenendo conto del prioritario diritto del figlio.
dovranno essere considerati anche i doveri del padre verso il figlio.
Non conoscendo i dettagli della situazione, ritengo che possa essere utile chiedere che il tribunale regolamenti diritti e doveri del padre.
Cordiali saluti
Avv. Marco Rigoni