Ho l'affidamento congiunto di mio figlio. Lo teniamo a settimane alterne ma sia quando lo tengo io che quando lo ha il mio ex passa due giorni con l'altro genitore. Adesso suo padre lo ha iscritto a calcio senza chiedere la mia opinione ed il bambino ha 3 giorni di allenamento più la partita. A parte che non sono d'accordo che un bambino di 6 anni debba essere sottoposto a tanto sforzo, il padre vuole che ce lo accompagni, cosa incompatibile con il mio orario di lavoro, e che il suo avvocato sostiene che non mi posso negare, al massimo se non riesco lo porterà lui, anche se io non voglio.
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Gentilissima Adele,
la scelta dello sport e' da qualuficarsi come decisione di maggior interesse e, quindi a rigore dovrebbe essere adottata dai genitori congiuntamente.In caso di disaccordo la decisione e' rimessa al Giudice.
Le co siglio di parlare col padre di Suo figlio spiegandogli che decisioni cosi' importanti debbono essere condivise. Cercate pertanto di trovare un punto di incontro che sia soprattutto rispondente all'i teresse e desiderio di Vs figlio.
Cordialmente.
Avv.Siilvia Parrini (FORO DI PISA)
Le scelte sui figli affidati congiuntamente devono essere compatibili alle possibilità, volontà e impegni lavorativi dei coniugi; qualora uno dei due coniugi avesse buone ragioni per non essere d'accordo si deve rivolgere al tribunale anche se si tratta di scelte che per uno dei coniugi può sembrare insignificante.
In caso di affidamento congiunto ogni decisione che riguarda i figli deve essere assunta di comune accordo fra i genitori e questo non solo per quanto attiene la scelta per es. di una scuola piuttosto che un'altra o le spese mediche da sostenere ma anche per quanto attiene pratiche sportive e/o ricreative. Il fatto che suo marito abbia deciso il tutto senza consultarsi con lei è sbagliato soprattutto se la frequenza alla scuola calcio influisce pesantemente sul diritto di visita.
Sarebbe opportuno trovare un punto di incontro almeno per quanto attiene il numero di allenamenti oltre che sentire se al bimbo sta bene un impegno così gravoso.
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In caso di affidamneto congiunto dei figli è necessario concordare ogni decisione che li riguarda. In caso di disaccordo è possibile rivolgersi al giudice per dirimere tali controversie.
Cercherei, però di capire se il frequentare una scuola calcio sia piacevole per suo figlio, al di là delle difficoltà lavorative.
In caso di affidamento congiunto ogni decisione in merito ai figli deve essere concordata. In questo caso lei potrebbe rifiutarsi, e far presente alla società calcistica che lei non è d'accordo, sicchè ciò impedirebbe una prosecuzione. La risoluzione di queste problematiche, se non vi è accordo tra le parti, è sempre rimessa al giudice, cui bisogna rivolgersi con un ricorso tramite legale.
Resto a disposizione
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Buongiorno
Tutte le decisioni che riguardano il minore in teoria sono sottoposte al vaglio di entrambi i genitori. Se non siete d'accordo su qualche aspetto esiste il Giudice Tutelare cui rivolgersi per definire chi dei due ha ragione. Nel Suo caso cercherei di capire se a Suo figlio piace andare a calcio o se trattasi di scelta del padre effettuata poiché lui interessato o appassionato. In caso affermativo, nell'interesse del minore cercjerei di trovare un accordo con il padre del bambino per portarlo agli allenamenti. Ovvio che se Lei è impossibilitata, il padre dovra' farsi carico di accompagnarlo. Dal momento comunque che le soluzioni possono essere molteplici, se ha necessità può contattarci direttamente sul nostro sito web personale o su quello di studi legali per informazioni ulteriori. i miei cordiali saluti. Avv. Annamaria Vizzolesi