Buonasera, ho 34 anni e una figlia di 18 mesi. Vorrei separarmi da mio marito chiedendo l affidamento esclusivo di mia figlia poiché vive con noi ma da circa un anno passa il suo tempo libero dedicandosi ai suoi hobby lasciandoci sole a casa per giornate intere. Inoltre, quando mia figlia aveva solo due mesi mi ha alzato le mani addosso mentre la stavo allattando. Quando gli dico di andare via (da casa mia dove non ha la residenza) mi minaccia che mi toglie mia figlia. Può farlo? Premetto che sono una persona sana, con un lavoro a tempo indeterminato e una casa di proprietà.
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Gentile Daniela,
dalle poche righe che ha scritto, ci pare di comprendere che, nel Suo caso, non sussistono gli estremi affinché il Suo compagno possa chiedere l'affidamento esclusivo della minore.
Documenti le minacce al fine di poter eventualmente agire nei confronti di quest'ultimo per richiedere l'affido esclusivo della bambina.
Restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento.
Studio Legale Giaccardi-Laurino
Buonasera, l'affidamento dei figli normalmente è condiviso, cioè le decisioni più importanti vanno prese insieme. Si può ottenere l'affido esclusivo solo se si dimostra che è nell'interesse del figlio. A titolo di esempio se un genitore ha comportamenti violenti verso il figlio, oppure non è in grado di badare al figlio per dipendenze da stupefacenti o alcol, ecc. Nel suo caso mi sembra che lei lamenti, soprattutto, uno scarso interesse del padre per cui non mi sembra che basti per ottenerlo. Infine, la richiesta di suo marito di toglierle il figlio non troverebbe mai accoglimento in un Tribunale, se dovesse dirlo di nuovo le consiglio di denunciarlo.
Per la separazione, comunque, si rivolga ad un avvocato esperto in diritto di famiglia della sua zona.
Distinti saluti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Roma
Gentile Daniela,
Le condizioni affinché venga disposto un affido esclusivo a favore di un solo dei genitori sono molto severe e a tale decisione si perviene dopo un'attenta valutazione del singolo caso concreto. Ciò detto da quanto lei scrive non sembra che ci siano le condizioni affinché Suo marito possa ottenere tale forma di affidamento di Vostra figlia. Come suggerito dal Collega che ha risposto in precedenza potrebbe valutare Lei una richiesta in tal senso (la cui fondatezza o meno dipende da un insieme di circostanze che in questa sede non è possibile affrontare). Ulteriore consiglio: dovessero ripetersi episodi di violenza non si faccia intimidire e si rivolga a qualcuno per un aiuto.
Cordialmente,
Avv. Francesca Pirotta