Buongiorno.
Sono stato aggredito in un locale da uno dei camerieri ricevendo una spinta violenta che mi ha fatto cadere procurandomi una frattura scomposta alla caviglia che mi ha costretto a rimanere 18 giorni in ospedale, subire un intervento, e rimanere circa 54 giorni in casa con il piede sollevato senza poterlo caricare per camminare usando le stampelle per poter deambulare.
In più ho dovuto subire dei costi abbastanza onerosi per trasporti in ambulanza (per le visite in ospedale), spese visite, tutore e medicinali.
La reazione è avvenuta dopo che mi è stato impedito di andare in bagno dato che poco prima sono stato male ed ho rimesso nel lavandino (il bagno era occupato).
Oltre al fatto che non ho sporcato la di fuori del lavandino cercando di pulire il lavandino, ho provato a spiegare che dovevo usare il bagno normalmente.
Ma nell'insistere sono stato spinto e trascinato di forza (da terra) fuori dal locale.
I testimoni mi hanno detto che i carabinieri di pattuglia hanno preso le generalità dell'aggressore.
Vorrei fare una querela ma non ho le generalità della persona che mi ha aggredito.
Conosco solo il nome del locale ed il comando dei carabinieri di pattuglia quella sera.
Sono informazioni sufficienti per la querela?
In più, personalmente, non ho senso di "vendetta" nei suoi confronti.
Non ho interessi nel fargli avere problemi gravi con il penale ma vorrei almeno essere risarcito di tutti i danni che questo evento mi ha portato (sia i costi effettivi e tutti i disagi con in più l'aver sfiorato il rischio di avere problemi al lavoro).
Cosa ne pensate a riguardo? Vale la pena fare una querela? Vale la pena e posso chiedere il risarcimento dei danni?
Grazie mille e buona giornata.
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Salve,
Se il suo intento è unicamente quello di essere risarcito dei danni, potrebbe agire esclusivamente in sede civile, ovviamente ricorrendo ai testimoni presenti all'accaduto. Se però non è a conoscenza dell'identità dell'aggressore e non sa come reperirla, sarebbe preferibile proporre la querela (o la denuncia, a seconda del tipo di lesioni) e poi costituirsi parte civile nel giudizio penale oppure promuovere successivamente l'azione civile per il risarcimento del danno. La querela va proposta entro tre mesi e non è necessario che lei conosca l'identità dell'aggressore.
Sarebbe utile un colloquio con un legale al fine di valutare la prognosi che le è stata fatta al fine di determinare se si tratti di lesioni perseguibili a querela di parte o d'ufficio.
Per qualsiasi necessità, resto a disposizione.
Avc. Nicola Sansone
Egregio Sig. Fabrizio,nel Suo caso vi sono tutti i presupposti per richiedere il risarcimento integrale dei danni subiti;potrebbe proporre querela e,identificato l'autore dell'aggressione,agire in sede civile contro il cameriere ed il datore di lavoro,rinunciando anche alla richiesta di sanzione penale,se non vuole accanirsi contro il responsabile.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Egregio Sig Fabrizio
si rivolga ai Carabinieri intervenuti e formalizzi una denuncia. Nel contempo le consiglio di inviare una lettera raccomandata al cameriere ed anche al proprietario del ristorante in qualità di datore di lavoro, chiedendo il risarcimento di tutti i danni.
Distinti saluti
Avv Gianluca Solimeo
Buongiorno,
sono dati sufficienti per proporre querela e eventualmente agire per il risarcimento del danno contro il cameriere che però dovrà essere identificato chiedendo al gestore del locale.
In alternativa, se propone la querela potrà costituirsi parte civile nel processo penale.
resto a disposizione per chiarimenti ed eventualmente assisterla in sede penale o civile.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi - Firenze
se no ha sentimenti di vendetta nei confronti di questa persona. le consiglio di agire civilmente per il risarcimento del danno, se crede mi contatti pure per ulteriori delucidazioni.............