È da quando avevo 8 anni che mio padre pratica violenza psicologica e fisica spesso su di me. Insulti del calibro di: Sei un deficiente, Fai schifo, Sei una *****. Minacce tipo: Vuoi morire? E schiaffi, pugni, calci, anche in testa. Adesso ho 13 anni e sono stufo. Ieri stavo giocando con un mio amico, e attraverso le cuffie si sentiva mio padre urlare: Sono le 8! Spegni! Co****ne! Vuoi Morire? Volgarità del genere sono all''ordine del giorno.
Allora il mio amico chiede spiegazioni. Io gliele ho date e lui mi ha consigliato di denunciare. Essendo io però un individuo con una bassa autostima, tanta vergogna e con un ansia e una preoccupazione continua, ho paura di ripercussioni, inoltre, quando ne parlo con mia madre, lei continua a dirmi: La reputazione, viviamo in una città piccola, si viene a sapere! Io non so cosa fare. Chiedo aiuto a voi rispettabili avvocati e/o ai dottori perché non lo sopporto più.
Inoltre vorrei sottolineare il comportamento omissivo di mia madre, infatti quando mio padre mi picchia, lei non fa nulla per impedirlo
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Caro Raffaele, la situazione che descrivi è molto grave e sicuramente deve essere denunciata. Innanzi tutto, la condotta di tuo padre rientra senz'altro tra i maltrattamenti contro minori. Si tratta di un reato procedibile d'ufficio, per cui è sufficiente che la Polizia Giudiziaria sia informata per aprire le indagini. Anche il comportamento di Tua madre integra concorso nel reato, visto che la stessa da quanto dici non si attiva per proteggerTi. Sul piano civilistico questa situazione familiare avrà delle ripercussioni in quanto si aprirebbe un procedimento al Tribunale dei Minorenni per attivare misure di protezione nei Tuoi confronti ed eventualmente revocare la responsabilità genitoriale ai Tuoi genitori.
Gentile Raffaele,
Le consiglio di sporgere denuncia-querela per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Considerato che è minorenne, contatti anche un assistente sociale, il quale potrebbe essere obbligato, a seguito della segnalazione, a svolgere i dovuti controlli ed eventualmente a denunciare la situazione all'Autorità; oppure, generalmente, sono presente sul territorio dei centri specializzati per casi come il Suo, che potrebbero fornirle un supporto, quantomeno psicologico, per affrontare la situazione.
Resto a disposizione per ogni chiarimento e per assistenza.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei
Egregio sig.Raffaele,Le consiglio di consultare un avvocato esperto perché Le esponga tutte le scelte possibili e le loro implicazioni,prima di compiere qualsiasi passo.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile sig. Raffele,
le condotte da lei descritte appaiono integrare il reato di maltrattamenti in famiglia.
Le consiglio di mettersi in contatto con un centro antiviolenza presente nel suo territorio e di presentare denuncia-querela.
Per qualsiasi assistenza, non esiti a contattarmi,
Un cordiale saluto Avv. Matteo Gigliosi