Alberi di alto fusto prospicienti il marciapiede comunale
Inviata da paul. 1 mag 2024
Nel nostro condominio ci sono sei alberi di alto fusto alti circa 25 metri piantati circa 50 anni fa al confine del muro di cinta condominiale distante un metro e mezzo circa dal marciapiede comunale. Ho letto che la legge prevede che la distanza sia di almeno 3 metri dal marciapiede.......il muro di circa è alto meno di 2 metri e i rami alti di questi alberi si trovano in parte prospicienti sopra il marciapiede comunale ma ad una altezza di circa 20/ 25 metri......ci chiediamo se tutti questo può essere pregiudizievole per il condominio anche perché sotto questi sei alberi c'è anche una fermata dell'autobus comunale.... ringrazio anticipatamente x la risposta ...
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Gli alberi c'erano da prima, quindi nessun problema, al massimo il comune potrebbe fare tagliare i rami prospicienti se danno fastidio agli autobus
Buonasera, fermo quanto già detto dall'Avv. Misuraca, qualora gli alberi siano in perfetta salute e potati con regolarità, l'imprevedibile caduta di rami o dello stesso albero dovrebbe essere coperta dall'assicurazione condominiale...magari assicuratevi di questo.
Qualora si decida di tagliarli, invece, trattandosi di alberi di alto fusto bisogna vedere cosa prevede la normativa regionale e soprattutto comunale per quanto riguarda le comunicazioni da dare e la autorizzazioni da ricevere, anche se si trovano su suolo privato.
Diverse sentenze della corte di Cassazione ammettono la possibilità di dichiarare una sorta usucapione del diritto a mantenere le piante ad alto fusto piantumate a distanze non regolamentare (cioè meno di tre metri dal confine) se son passati oltre venti anni e chi avrebbe potuto obiettare è rimasto sempre inerte. Ben altra questione è se i rami che fuoriescono dalla proprietà condominiale arrecano concretamente disagio o peggio possono essere fonte di pericolo per qualcuno.
Avv Matteo Rondina
Buongiorno, bisognerebbe dapprima affrontare la questione in assemblea condominiale e appurarne la pericolosità con una perizia tecnica.
In caso in cui dovesse emergere la necessità di abbattimento per la pericolosità sopravvenuta, allora dovendosi deliberare sulla distruzione di un bene comune la decisione richiede una delibera assembleare apposita ( almeno il valore dei 2/3 dell'edificio anche se vi sono sentenze che prevedono anche l'unanimità).
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
avv. Lavinia Misuraca