Da più di due anni io, che sarei il padre, ho la custodia di mia figlia, dal momento che la madre (che fino a quel momento la divideva con me) ha modificato la sua residenza trasferendosi a molti km di distanza da sua figlia. La sentenza aveva fissato a 150euro/mese il contributo che la madre doveva dare per gli alimenti, più la metà delle spese straordinarie, cosa che non ha fatto per due anni di seguito. Ora so che ha lavoro e stipendio regolare. Posso ottenere che mi renda il totale del "debito" accumulato oltre a garantirmi l'ottenimento delle mensualità successive? Grazie mille
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno,
può certamente ottenere sia il pagamento degli arretrati che le mensilità future, avendo già un titolo esecutivo, costituito dalla sentenza, che le consente di attivare immediatamente la procedura esecutiva. Peraltro, il fatto che sua moglie percepisca uno stipendio regolare, fornisce un'ulteriore garanzia di buon esito della procedura di recupero, essendo possibile (in caso di mancato pagamento a seguito della notifica del precetto), pignorare una quota dello stipendio.
Ci contatti tramite il portale, al fine di iniziare quanto prima la pratica di recupero del suo credito.
Cordialmente
Avv. Francesca Caldaroni
Avv. Claudia Silvestrini
Ci contatti .
Buonasera Raffaele,
nella Sua richiesta non specifica se Lei è separato o divorziato; questo aspetto rileva per la procedura attivabile in merito al pagamento dei futuri ratei, come Le spiegherò nel prosieguo.
Per quanto riguarda i ratei scaduti e non pagati Lei può promuovere una procedura di pignoramento presso terzi del quinto dello stipendio di Sua moglie fino a totale soddisfazione del Suo credito. Relativamente ai ratei futuri, se siete separati potrà inoltrare un'istanza ex art.156 c.c al fine di ottenere l'autorizzazione del Tribunale alla distrazione del rateo dallo stipendio di Sua moglie; se foste divorziati l'iter sarebbe più semplice: decorsi giorni 30 dalla intimazione ad adempiere a Sua moglie senza alcun risultato, Lei potrà notificare al datore di lavoro un atto con cui lo invita e diffida a distrarre il rateo di mantenimento a Suo favore. Naturalmente al datore di lavoro dovrà essere notificato anche il decreto di omologa o sentenza di separazione giudiziale o di divorzio.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessità.
Cordialmente
Si. Lei può recuperare tutto il credito pregresso (che si prescrive in 5 anni) ed ottenere dal Giudice l'ordine di versare mensilmente a Lei l'importo mensile dell'assegno.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Per gli arretrati della quota di mantenimento si può procedere velocemente con atto di precetto da saldare in 10 giorni, sennò si fa il pignoramento dello stipendio. Per le spese straordinarie deve chiedere un'ingiunzione di pagamento allegando le ricevute, ma deve verificare cosa dice il provvedimento in proposito, ad esempio riguardo il consenso eventuale da prestare. Per il futuro di fatto non c'è possibilità di avere una garanzia, si può valutare un sequestro sui beni di sua moglie, se ne ha.
Resto a disposizione
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve,
certo che può ottenere il debito arretrato proponendo un precetto se in possesso delle copie autentiche della separazione. Per le spese straordinarie invece, dovrebbe agire con un decreto ingiuntivo o con una procedura sommaria ex art. 702 bis c.p.c.
Per la garanzia futura del pagamento, può, sempre ricorrendo al Tribunale, ottenere l'autorizzazione a che sia il datore di lavoro di sua moglie a versare a Lei direttamente la somma di €. 150,00.
Cordiali saluti
Avv. Sergio D'Acuti
Buongiorno, Lei può ottenere il pagamento degli arretrati poiché il diritto non si prescrive trattandosi di credito alimentare, e visto che la madre è regolarmente assunta con contratto a tempo indeterminato, in caso che l'azione prodromica resti impagata, può promuovere il pignoramento presso il datore di lavoro, pignorando cioè fino ad un terzo dello stipendio (1/5 è la regola, ma trattandosi di credito alimentare il giudice può aumentare la porzione pignorabile fino ad un terzo). Mi contatti pure
Avv. Speranzini
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
può senz'altro procedere al recupero coattivo delle somme non pagate dalla sua ex moglie, notificandole la sentenza di divorzio in forma esecutiva e contestualmente l'atto di precetto.
Ove la sua ex non provveda può procedere con il pignoramento dello stipendio della sua ex moglie, presso il datore di lavoro della stessa.
Gentilissimo Raffaele, Lei può certamente ottenere il pagamento degli arretrati, avendo in mano un titolo esecutivo, sulla base del quale potrà agire esecutivamente. Per quanto riguarda il mantenimento futuro, potrà (nel caso di separazione) richiedere al giudice di ordinare al datore di lavoro della madre di Sua figlia, di versare in Suo favore quanto dovuto dalla stessa. In caso di divorzio, potrà, invece agire direttamente nei confronti del datore di lavoro. Per ogni ulteriore chiarimento, non esiti a contattarci. Cordiali saluti. Avv. Francesca Marzullo
La sentenza che fissa un assegno di € 150 come mantenimento per la figlia è titolo esecutivo e pertanto è possibile procedere al recupero di tutto l'arretrato.
Mi contatti per ogni chiarimento sulle modalità di procedura e sui costi.
Saluti.
Avv. Annalisa Alpi
Sig. Raffaele
certo che può farlo!! Può agire per ottenere l'arretrato e anche il pagamento dell'assegno mensile, oltre alle spese straordinarie se ve ne sono state. Anzi le consiglio di affrettarsi ad agire, in modo da recuperare il tutto anche in tempi brevi.
Mi contatti pure tramite portale per ulteriori specifiche e eventuale assistenza. Buona giornata. Avv.Raffaella Scarinci
Assolutamente si. Inoltre ha già un titolo nelle mano che le permette di procedere ad esecuzione forzata nel caso la signora si rifiuti. Mi contatti e le spiegherò meglio come agire. Saluti Avv. Cristina Di Donfrancesco
Certo che può ottenerlo e la legge offre tutti gli strumenti per farlo. Mi contatti tramite il portale per iniziare la pratica. Sarà mia premura fornirLe un preventivo dettagliato e le possibili modalità di pagamento, considerando comunque che le spese legali dovranno essere rimborsate sempre da Sua moglie. Attendo Sue. Cordiali saluti. Avv. Riccardo Galli