Buongiorno Egr. Avv.
Chiedo cortesemente un parere avrei da porvi il seguente quesito:
Io convivo con la mia compagna, la mia compagna ha una sorella (non sposata) con un figlio piccolo (riconosciuto dal padre), che al momento, dopo una convivenza finita male, stanno entrambi a casa dei genitori di Lei.
Io ho un appartamento (di mia esclusiva proprietà con mutuo intestato a me) dove vivo con la mia compagna, ho un lavoro a tempo indeterminato unica fonte di reddito, quello che volevo sapere è, quando un giorno non ci saranno più i genitori a mantenere la sorella ed il nipote, un giudice potrebbe chiedere gli alimenti a me oppure obbligarmi ad ospitare ( la sorella ed il nipote) entrambi in casa mia?
Come facciamo a tutelarci da questa persona senza nessun problema fisico che non vuole lavorare dopo svariati anni di tentativi dei suoi genitori?
Se avessimo dei figli (senza matrimonio) la mia situazione cambierebbe nei confronti di questa persona?
Ringrazio anticipatamente e porgo i miei migliori saluti.
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Egregio Signor Luca,
no: Lei non corre alcun rischio in tal senso poiché non rientra tra i soggetti obbligati a prestare gli alimenti. La Sua compagna, invece, potrebbe in futuro essere obbligata a seguito di debita richiesta della sorella e accoglimento da parte dell'Autorità giudiziaria, ma ciò solo nel caso in cui quest'ultima versi in stato di bisogno incolpevole.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Luca,
Potrebbe verificarsi l'ipotesi in cui eventualmente la sua compagna passa vedersi obbligata al versamento di una somma a titolo di alimenti in favore della sorella ma di certo non lei.
Tenga presente che tale ipotesi può verificarsi solo se si verifichi Il primo presupposto previsto dalla legge ovvero lo stato di bisogno (incolpevole) dell'alimentando; la carenza e/o limitatezza delle risorse indispensabili al soddisfacimento delle primarie esigenze di vita.
Ad esso deve essere correlata l'incapacità di provvedere al proprio sostentamento tale da consentire un mantenimento.
Avv. Marina Ligrani
Gentile Luca,
Potrebbe verificarsi l'ipotesi in cui eventualmente la sua compagna passa vedersi obbligata al versamento di una somma a titolo di alimenti in favore della sorella ma di certo non lei.
Tenga presente che tale ipotesi può verificarsi solo se si verifichi Il primo presupposto previsto dalla legge ovvero lo stato di bisogno (incolpevole) dell'alimentando; la carenza e/o limitatezza delle risorse indispensabili al soddisfacimento delle primarie esigenze di vita.
Ad esso deve essere correlata l'incapacità di provvedere al proprio sostentamento tale da consentire un mantenimento.
Avv. Marina Ligrani
Buongiorno,
Lei non potrà essere costretto a versare alcun tipo di alimenti a favore della sorella della Sua compagna. Lo potrebbe essere la Sua compagna solo se la sorella verrebbe in uno stato di bisogno. Tenga comunque presente che viene considerato tale chi non è in grado di provvedere a se stesso.
Cordialmente
Avv. Lorenza Marchesi