Buongiorno
A Maggio del 2018 mio suocero è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. L' amministratore di sostegno, che gli è stato attribuito, non ha ancora presentato né il rendiconto, né l'inventario. Tale amministratore ha , però, venduto la casa di proprietà di mio suocero, dopo aver trasferito tutti i beni in un box preso in fitto da un signore con il quale l' amministratore risulta avere una comproprietà. Ha giustificato tale vendita, affermando che mio suocero era proprietario di un altro immobile che comportava molte spese per le quali servivano circa 50.000 euro, cosa non esatta, mio suocero non è proprietario di tale immobile, e non sono chiare queste spese, visto che comunque non ha ancora rendicontato, inoltre con il ricavato della vendita della casa di proprietà (di cui la perizia di valutazione è stata eseguita da un soggetto con cui ha sempre rapporti di comproprietà) ha acquistato una casa in rendita dal Proprietario del box preso in fitto, che come detto ha rapporti di comproprietà. Da considerare che l'amministratore di sostegno ha sempre negato con varie scuse, ed ora entra quella del coronavirus, i rapporti telefonici fra mia moglie e il padre, mia moglie non ha nessuna restrizione!
A noi questo comportamento non sembra legale, come dovremmo procedere considerando che il Padre si trova in provincia di Salerno e noi a Brescia?
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Dovrebbe segnalare al giudice tutelare quanto sta accadendo, far presente le operazioni svolte dall’amministratore di sostegno e provvedere alla richiesta di revoca e sostituzione.
Saluti
Avv. Valeria Astolfi
Egregio Sig. Luca,
l'amministratore di sostegno, al termine di ogni anno di gestione (che coincide con l’anno trascorso dall'assunzione dell’incarico), è tenuto a depositare un rendiconto sull'attività svolta, oltre che sulle condizioni fisiche ed economiche dell'amministrato, di modo che il Giudice Tutelare possa controllare il suo operato; quindi, considerato che la nomina risale al maggio 2018, ritengo che un primo rendiconto dovrebbe essere già stato depositato in Tribunale e vagliato dal Giudice.
Peraltro, il deposito di tale documentazione è obbligatorio e la sua omissione può determinare, oltre che una responsabilità personale dell'Amministratore di Sostegno, anche la Sua immediata rimozione dall'ufficio.
Quanto, poi, alla vendita dell'immobile di proprietà di Suo suocero e all'acquisto dell'altro fabbricato, l'Amministratore di Sostegno necessitava di una preventiva autorizzazione dal Giudice Tutelare, ritenuto che trattasi di atti di straordinaria amministrazione.
Ora, se Sua moglie ha dei dubbi sull'operato dell'Amministratore di Sostegno e, soprattutto, sul fatto che quest'ultimo agisca a tutela dei bisogni e degli interessi del padre, Le consiglio di presentare al Giudice Tutelare un'istanza adeguatamente motivata, chiedendone la sua revoca.
Ovviamente tale richiesta andrà presentata al Giudice del Tribunale del luogo che ne ha disposto la nomina.
Gentile Sig. Luca l'amministratore di sostegno ai sensi degli artt. 405 e 380 c.c. ha l'obbligo di rendicontazione e di riferire al giudice l'attività svolta durante l'anno e le condizioni di vita e di salute del beneficiario.
Inoltre, la vendita della casa rientra tra gli atti di straordinaria amministrazione, per cui l'amministratore non può agire senza espressa autorizzazione da parte del giudice tutelare.
Ritengo che ci siano più motivi per chiedere la revoca immediata di questo amministatore. Per qualsiasi altro chiarimento mi contatti, Avv. Chiara Lo Faso.
Salve sig. Luca
sulla base di quanto Lei riferisce sembra effettivamente che l'amministratore di sostegno non stia agendo nell'interesse di Suo suocero.
A questo punto potrebbe presentare presso il Tribunale competente una richiesta per la revoca dell'amministratore di sostegno. Le consiglio comunque di affidarsi ad un legale. A disposizione per chiarimenti. Saluti
Buongiorno
effettivamente la situazione è poco chiara e sarebbe necessario sentire anche il giudice tutelare.
Riguardo alle telefonate io inviterei sua moglie a chiamare il padre e parlarci. Con l’arrivo della Pasqua può essere un occasione.
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino
Egregio sig.Luca,da quel che espone vi sono valide ragioni per richiedere la revoca dell'attuale amministratore e la nomina di un nuovo amministratore.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile signore,
purtroppo sembrerebbe che il comportamento dell'amministratore di sostegno non sia del tutto trasparente.
Le consiglio di chiedergli formalmente di visionare la documentazione relativa ai rendiconti e all'inventario e, successivamente, di proporre ricorso per la revoca e la nomina di nuovo amministratore.
Cordiali saluti.
Avv. Chiara Spagnolo
(Bologna)
Gentile Signore, nel caso da Lei descritto sembrerebbe che l'amministratore di sostegno non stia agendo nell'interesse del beneficiario (suo suocero).
Pertanto è possibile presentare presso il Tribunale di Salerno, città nel quale risiede il beneficiario, ricorso per ottenere la revoca dell'amministratore di sostegno.
Resto a Sua disposizione e la saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo