Sono uno dei quattro nipoti di uno zio senza figli non più autosufficiente che è assistito da una badante. Lo zio (che non è interdetto) ha scelto me per la gestione delle sue finanze, dandomi la delega nella sua banca. Sono il figlio dell'unico fratello suo vivente, ma anziano anche lui. Domanda: come mi posso tutelare nei confronti degli altri cugini eredi dopo la morte dello zio se mi accuseranno che ho gestito male le sue finanze e di conseguenza la loro eredità? Meglio se lo zio mi fa una procura generale o esiste un'altro modo per tutelarmi.
Grazie.
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Egregio Sig. Raoul,
una strada per porsi al riparo da eventuali future contestazioni della Sua gestione, potrebbe essere quella di presentare un ricorso per la nomina di amministratore di sostegno in favore di Suo zio, chiedendo di essere nominato Lei amministratore.
Trattasi di una procedura abbastanza rapida introdotta nel 2006, che consente allo stesso interessato, al coniuge o ai parenti entro un certo grado (oltre che al Pm) di chiedere al Giudice Tutelare di nominare un amministratore che gestisca il patrimonio e gli interessi personali di colui che, per una menomazione fisica o psichica, non sia più in grado di attendere con normalità alla cura dei propri interessi personali e patrimoniali.
Con il decreto di nomina, vengono poi specificatamente individuarti i poteri attribuiti al nominando amministratore, che sarà tenuto ad un obbligo di rendiconto periodico sulla gestione e sulle condizioni di salute e di vita del beneficiario nei confronti del Giudice.
Nel restare a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo i miei migliori saluti.
una strada per porsi al riparo da eventuali future contestazioni della Sua gestione, potrebbe essere quella di presentare un ricorso per la nomina di amministratore di sostegno in favore di Suo zio, chiedendo di essere nominato Lei amministratore.
Trattasi di una procedura abbastanza rapida introdotta nel 2006, che consente allo stesso interessato, al coniuge o ai parenti entro un certo grado (oltre che al Pm) di chiedere al Giudice Tutelare di nominare un amministratore che gestisca il patrimonio e gli interessi personali di colui che, per una menomazione fisica o psichica, non sia più in grado di attendere con normalità alla cura dei propri interessi personali e patrimoniali.
Con il decreto di nomina, vengono poi specificatamente individuarti i poteri attribuiti al nominando amministratore, che sarà tenuto ad un obbligo di rendiconto periodico sulla gestione e sulle condizioni di salute e di vita del beneficiario nei confronti del Giudice.
Nel restare a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo i miei migliori saluti.
Consiglio di farsi nominare con ricorso, dello zio Amministratore di sostegno, dal Giudice tutelare presso il Tribunale, al quale poi sottoporre i rendiconti annuali per l'approvazione. Saluti Avv. Giuseppe Bacci
Buongiorno, per essere sicuro di non aver discussioni con nessuno nel momento in cui avverrà la scomparsa dello zio le consiglio di procedere con la richiesta di una amministrazione di sostegno (richiesta da effettuare in tribunale). Il mio studio si occupa di queste pratiche pertanto qualora desiderasse sono a completa disposizione. Nella speranza di essere riuscita a darle un valido consiglio porgo i migliori saluti. Avv michela parzani
Egregio Sig. Raul,due consigli:una certificazione medica sulla capacita' di intendere e volere di Suo zio,meglio se a seguito di colloqui registrati,e una condotta onestà e diligente nelle attivita' di amministrazione.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli