Nel 2011 ho acquistato casa. Ho deciso di venderla ma non è possibile in quanto la casa ha un abuso edilizio. La porta d'ingresso (precedentemente finestra), pur se regolarmente riportata nella pianta catastale, è stato eseguita in assenza di titolo abilitativo e, pertanto, il comune non vuole sanare la situazione in quanto l'immobile è in centro storico. E' possibile chiedere l'annullamento dell'atto di acquisto poichè il venditore ha dichiarato di fronte al notaio che l'immobile non presentava irregolarità costruttive che ne possano limitare la commerciabilità? Grazie
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Caro Massimo,
con riferimento al suo caso, la informo che il nostro ordinamento tutela l’acquirente che sia incorso in vizi dell’immobile (non dichiarati al momento dell’acquisto) accordandogli il rimedio della risoluzione contrattuale oltre al diritto a domandare il risarcimento dei danni subiti.
Tuttavia, al fine di ottenere il giusto risarcimento, è fondamentale rispettare il termine di prescrizione di 10 anni che decorre non già dal momento dell'acquisto dell'immobile viziato, bensì dal momento in cui si è venuti a conoscenza dell'abuso edilizio.
Spero di esserle stata utile.
Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattare lo studio.
Salve
la questione è molto delicata e va esaminata con attenzione leggendo l’atto di acquisto e con riscontri anche catastali.
La invito a rivolgersi ad un legale per far valere i suoi diritti.
Resto a sua disposizione per qualsiasi necessità
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)
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Egregio Signor Massimo,
nel caso in cui l’immobile oggetto di trasferimento non sia in regola con la normativa urbanistica è possibile proporre un’azione giudiziaria, con cui chiedere la dichiarazione di nullità del contratto di compravendita, per ottenere la restituzione del prezzo pagato.
Cordiali saluti
Avv. Giovanni Ciano
Forse, più che la rescissione del contratto, si potrebbe tentare la risoluzione per inadempimento. Tuttavia credo che l'azione che si sarebbe potuta avviare fosse quella di annullamento, ma per tale azione il termine di prescrizione (cinque anni) è scaduto
Avv. Marco Rigoni
Gentile Massimo,
è possibile chiedere la rescissione del contratto per inadempimento, con restituzione di quanto versato, e il risarcimento del danno.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o azioni da intraprendere.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei