Buonasera,
sono sposata da circa 10 anni, con un uomo tunisino che grazie a questo matrimonio ha ottenuto la cittadinanza italiana. Non mi ha mai economicamente sostenuto, anzi se poteva cercava di prendere da me per sostenere la sua famiglia d'origine. Ora all'improvviso ha deciso di lasciarmi, e si comporta come se non fossimo mai stai sposati, non mi dà alcun sostegno economico. Sono contraria al divorzio, e vorrei chiedere l'annullamento del matrimonio, visto che mi ha sempre maltrattato e tradito e si evince che mi ha sposata solo per la cittadinanza.
Chiedendo l'annullamento, lui andrebbe a perdere ogni beneficio ottenuto grazie a questo matrimonio?
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Gent.mo Silvia,
la cittadinanza acquisita non si perde nel caso di annullamento, così come in caso di separazione o di divorzio separazione o divorzio.
Se il vostro matrimonio è stato celebrato civilmente, non mi sembra possano esservi gli estremi per un annullamento, che è riconosciuto dalla legge solo a determinate condizioni, così come quello religioso.
La questione meriterebbe un più attento esame nel dettaglio.
Si potrebbe prospettare, inoltre, una separazione con addebito o anche, sul piano penale, una denuncia per violazione degli obblighi di assistenza familiare, stando a quanto si evince dal suo quesito.
Cordialmente
da quanto espone non parrebero ricorrere i presupposti per l'azione di annullamento del matrimonio. Va approfondita meglio la sua situazione.
Se le vengono a mancare l'assistenza morale e quella materiale, si costituisce il presupposto per una denuncia penale per la violazione degli obblighi di assistenza e direi anche il presupposto per l'addebito della separazione legale che tuttavia Lei dice di non voler perseguire.
In ogni caso la cittadinanza acquisita, non si perde nel caso di annullamento, separazione o divorzio.
A disposizione se necessitasse di ulteriori indicazioni.
Buona giornata.
Non mi pare ci siano gli estremi per chiedere l'annullamento, per quanto espone. Resto comunque a disposizione se ritiene per valutare meglio la situazione.
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Gent.ma signora,
laddove suo marito faccia mancare sostegno morale e materiale oltre ad avere avuto scopi diversi al fine di contrarre il matrimonio, lei potrà dimostrare tali circostanze dinnanzi al tribunale ecclesiastico e chiedere l' annullamento del matrimonio. Se desiderasse essere assistita legalmente non esiti a contattarci.
Gentile Silvia,
il matrimonio può essere annullato civilmente se ricorrono presupposti precisi previsti dalla legge tra i quali problemi legati all'età, bigamia, vincolo di parentela,se uno degli sposi è condannato per omicidio, se uno degli sposi al tempo del matrimonio era stato dichiarato interdetto,per incapacità transitoria, se il consenso alle nozze è stato ottenuto con l'esercizio di violenza oppure incutendo terrore,per errore sull'identità dell'altro coniuge, ecc.
Per quanto riguarda invece l'annullamento religioso del matrimonio i motivi sono diversi: la mancanza di consenso da parte di uno dei coniugi o di entrambi al matrimonio, compresa la riserva mentale e la simulazione, il fatto che uno dei coniugi escluda la procreazione dei figli, la fedeltà, l’indissolubilità del vincolo matrimoniale, ancora, l’errore sulla persona del coniuge, la violenza fisica o il timore, l’impotenza al rapporto sessuale dell’uomo o della donna, il fatto che il matrimonio non sia stato consumato.
Nel Suo caso bisognerebbe approfondire per verificare l'esistenza o meno di uno di tali aspetti e valutare la possibilità di chiedere l'annullamento nelle forme di cui ho detto.
Quanto alla cittadinanza è da escludere la perdita della stessa per effetto dell'annullamento del matrimonio o semplicemente separazione o divorzio.
avv. Marina Ligrani