Arresto convivente
Sono stato arrestato insieme alla mia compagna a seguito di una perquisizione domiciliare con esito positivo a 750 grammi di cocaina trovati nel mio comodino della camera da letto. È inutile dirvi che nonostante aver dichiarato sia al momento del ritrovo della sostanza, sia nell’interrogatorio avvenuto dopo 2 giorni, che la sostanza era di mia proprietà, hanno arrestato anche la mia convivente. Detto ciò vorrei raccontarvi un fatto di gravissima entità, uno degli agenti di polizia al momento del ritrovamento della sostanza mi prese in disparte e mi disse che se non gli avrei detto dove mi fossi approvvigionato della sostanza, avrebbe arrestato anche la mia compagna. Una sorta di sporca minaccia/piacere reciproco. Il mio non collaborare ha fatto si che questo accadesse, ma ero tranquillo sapendo che lei non centrasse nulla e che quindi sarebbe ritornata in libertà dopo qualche giorno, anche perché dopo essermi documentato, ho visto che esistono leggi tipo la connivenza non punibile, la mera connivenza, così come anche la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, che l’avrebbero scagionata. O almeno così credevo, fin quando non ho letto sulle carte dell’interrogatorio dove era riportata tutta la procedura, perquisizione, l’arresto ecc ecc, che c’era scritto che io e la mia compagna abbiamo dichiarato di non abitare lì! E già avete capito molto bene quel poliziotto con cui non ho collaborato non solo l’ha arrestata per davvero, ma ha anche scritto l’unica cosa che poteva accusarla e condannarla visto che scrivendo di non abitare li è come se lei “occultava” me e ciò che nascondevo in casa, nonostante al momento del tempestivo arrivo dei poliziotti la mia compagna della paura non ha detto una parola!!! E questa cosa ha fatto si che il giudice rigettasse in sede di riesame la richiesta di scarcerazione nei suoi confronti, perché ha dichiarato di non abitare li, ma non è assolutamente vero!!!Ma quanto è sporca la legge in Italia? Come si fa a combattere contro uno stato così ingiusto? Come si fa a spiegare ad un giudice che un poliziotto cioè chi rappresenta la legge, chi dovrebbe tutelarti, ha scritto del falso perché non ho collaborato? È una guerra persa, e nel frattempo una ragazza innocente verrà condannata per la sola colpa di vivere con me ma stiamo scherzando?! È un vero schifo. Avvocati cosa si può fare?