Salve, chiedo il vostro aiuto in merito ad una notifica di chiusura indagini con tanto di avvocato di ufficio ricevuta oggi in merito ad un procedimento nei miei confronti per frode informatica già convocato nel 2019 dalla polizia e spiegato la mia estraneità ai fatti riguardo ad un prelievo da un c/c di 20 euro con ricarica su un conto gioco che non uso dal 2010 , mentre 290 euro tramite western Union si ricava una carta poste pay non a mio nome. Ora chiedo , avendo già problemi di salute ed essendo in lista trapianti di cuore, non ho alcuna intenzione di perdere la testa dietro questa cosa avendo già i miei problemi da affrontare. Chiedo se mi mettessi in contatto con questa persona, gli do queste 300 euro è risolvibile la cosa? Come faccio a sapere se è un reato perseguibile d ufficio?
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Una delle principali novità introdotte dalla recentissima Legge di riforma del codice penale e di procedura penale (che ha modificato, tra l’altro, la prescrizione e previsto più stringenti termini per le indagini del P.M.) riguarda la possibilità, per i reati procedibili a querela, di ottenere l’estinzione del reato contestato a seguito di condotte risarcitorie e riparative da parte dell’imputato.
La Legge 23 giugno 2017, n. 103 ha infatti introdotto il nuovo articolo 162 ter c.p. secondo cui: “Nei casi procedibili a querela soggetta a remissione, il giudice dichiara estinto il reato, sentite le parti e la persona offesa, quando l’imputato ha riparato interamente, entro il termine massimo della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, il danno cagionato dal reato, mediante le restituzioni o il risarcimento del danno, e ha eliminato, ove possibile, le conseguenze dannose o pericolose del reato”.
Si tratta di una facoltà che potrebbe offrire concrete possibilità di “cancellazione” della propria condotta illecita, soprattutto se il Legislatore darà effettivamente corso alla delega ricevuta nella medesima L. 10372017 per l’ampliamento dei casi di perseguibilità a querela; la delega comprende, in particolare, l’estensione a tutti i casi di reati contro il patrimonio previsti dal codice penale (purché non commessi in danno di minori o infermi di mente ovvero in assenza di circostanze aggravanti).
Ma l’efficace operatività della nuova normativa è legata soprattutto all’introduzione della possibilità di ottenere l’estinzione del reato anche in seguito ad offerta reale (ai sensi degli artt. 1208 codice civile), formulata dall’imputato e non accettata dalla persona offesa, sempre che il giudice riconosca la congruità della somma offerta.
Allo stato, la nuova causa di estinzione del reato è comunque applicabile, tra le altre, alle seguenti ipotesi di reato (di norma solo se non aggravate): accesso abusivo a sistema informatico o telematico (art. 615 ter c.p.), truffa (art. 640 c.p.), appropriazione indebita (art. 646 c.p.), turbata libertà dell’industria o del commercio (art. 513 c.p.), frode assicurativa (art. 642 c.p), fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (art. 517 ter c.p.),nonché la corruzione tra privati (2635 c.c.), salvo che dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni o servizi.
Salve,
generalmente non è possibile per le parti dialogare tra loro quando entrambi hanno un procuratore ma in questo caso può provare. Ritengo però che la via da Lei ipotizzata la porterebbe ad ottenere si l'estinzione del reato, la commissione del quale comunque resterà impressa sulla fedina penale del querelato. Il che per partecipare ed essere assunto in seguito a concorsi pubblici è preclusiva al felice esito della procedura cui vorrà dar seguito. Infatti le P.A. da sempre hanno accesso ai certificati del casellario giudiziale dei concorrenti. Per tanto Le consiglio invece di visionare il fascicolo di prove e valutarlo ai fini di richiedere eventualmente un assoluzione con formula piena o meno dubitativa (insufficienza di prove e non commissione del fatto oppure carenza di elementi soggettivi della fattispecie).