Mia figlia separata di fatto da circa tre anni,per gravi motivi ,ha lasciato la casa coniugale perchè sottoposta a continue vessazioni da parte del marito.Purtroppo a distanza di qualche mese ha perso anche il lavoro,dalla separazione vive nella mia casa(1 camera e cucina) e naturalmente sono io ,pensionato e invalido civile a mantenerla.Nella prima udienza della causa,il giudice stabilì che il marito(dipendente della P.S.)doveva versarle euro 200 mensili, il signore in questione per circa un anno ha versato nulla soloo dopo diversi mesi ha inviato nei mesi di dicembre euro 150,gennaio 120,febbraio 100,marzo nulla.Considerato che mia figlia è a mio totale carico ma l'ex marito riceve ancora gli assegni familiari,chiedo cortesemente se esiste un modo per costringere il signore in questione ad ottemperare alle disposizioni di un giudice.
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Preg.mo Sig. Raffaele,
sua figlia, in possesso del titolo per agire (provvedimento del giudice) potrà preliminarmente, attraverso un legale, inviare una diffida al genitore inadempiente, ricordandogli l’importo dovuto e non versato da quest’ultimo nonché rinnovando l’invito a provvedere entro un termine (in genere 15 giorni).
Qualora dovesse persistere il mancato pagamento, sua figlia, sempre per mezzo di un legale, accertata l’esistenza di beni mobili, immobili o di somme di denaro nella titolarità del genitore obbligato, potrà intraprendere la strada dell’esecuzione forzata nei confronti di quest’ultimo. Essa può consistere nel pignorare i beni mobili del debitore (come ad esempio l’arredamento di casa), gli eventuali immobili o ancora le somme di denaro di cui il egli sia creditore (come ad esempio, lo stipendio o il denaro depositato su un conto bancario).
Resto a disposizione.
Avv. Laura Fagotto
Egregio Signor Scherzogar,
nel caso da Lei prospettato si può agire tanto civilmente notificando a Suo genero un atto di precetto per le somme che doveva corrispondere e non ha corrisposto intimandogli di versarle entro 10 giorni dalla notifica e, se ciò non avviene, pignorando un quinto del suo stipendio fino alla concorrenza di quanto dovuto.
C'è anche una procedura in sede penale in quanto Sua figlia può sporgere querela nei confronti del marito tanto per il reato di cui allìart. 570 c.p. (far mancare i mezzi di sostentamento alla famiglia) ed anche per inottemperanza agli ordini dell'Autorità (nel caso del Giudice). Non penso che un dipendente della Polizia di Stato abbia piacere di avere la fedina penale sporca per non corrispondere alla moglie il ben minimo assegno di concorso nel suo mantenimento.
Resto a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e Le porgo i migliori saluti
avv. Maria Franzetta
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un legale della sua zona per procedere al pignoramento della busta paga dell'ex coniuge di sua figlia, così da recuperare gli arretrati. Poi di presentare apposita istanza al Tribunale per ottenere il pagamento dell'assegno di mantenimento direttamente dal datore di lavoro. In pratica l'ex coniuge non riceverà proprio i 200 euro che deve dare a sua figlia, in quanto il datore di lavoro li darà direttamente a lei.
Può contattarmi per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Foro di Roma
Gentile signora Raffaella,
il diritto al mantenimento può essere oggetto di esecuzione forzata mediante precetto ed esecuzione presso terzi per gli arretrati non versati.
può formare, inoltre, oggetto di denuncia querela.
Sua figlia, non avendo redditi propri, ha diritto, mediante apposita richiesta, ad ottennere il patrocinio a spese dello stato.
Cordialità
Avv. Emanuela Costa
Venezia
Egregio Sig. Scherzogar,il signore e' anche penalmente perseguibile;i crediti possono essere recuperati e puo' richiedersi al Tribunale di disporre che sia direttamente il datore di lavoro a versare l'assegno di mantenimento,eventualmente anche aumentandolo.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno,
Si può procedere per recuperare tutti gli arretrati delle mensilità non pagate. Mi occupo di queste pratiche se desidera sono a sua disposizione. Cordiali saluti avv Michela parzani