Gentilissimo avvocato le scrivo per avere delucidazioni per quanto riguarda l’assegno che devo riconoscere mensilmente alla mia ex compagna ( non ero sposato ) per il mantenimento di mio figlio minore . Il bambino sta con la madre 15 giorni al mese quindi in misura paritaria con me . Abbiamo entrambi un reddito basso. io ho un’attivita e casa di proprietà . Lei lavora ma non risulta ufficialmente e ha modello isee. Lei percepisce già dal suo ex compagno un’assegno in quanto aveva già dei figli . Devo comunque , tenendo mio figlio lo stesso tempo che lo tiene lei , darle un’assegno mensile? C’e La possibilità di poterlo ridurre o addirittura evitarlo ? Grazie
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Gentile Andrea,
come Lei ben comprenderà, è difficile risolvere il Suo caso partendo dalle poche informazioni contenute nella Sua richiesta. Per questo, preliminarmente, La invito a rivolgersi con fiducia e di persona ad un Legale. Il parere Le costerà certamente una cifra modesta compensata dal vantaggio di conoscere realmente i margini di manovra applicabili al suo caso.
Detto questo, le condizioni stabilite da un Giudice in materia di mantenimento di minori sono sempre modificabili. Ma bisogna conoscere la posizione di partenza. Ad esempio, se quando il Tribunale ha stabilito l'assegno di mantenimento, il figlio trascorreva già un tempo paritetico con i genitori, allora la modifica potrebbe essere più difficile.
In linea di massima, comunque, a maggiore tempo trascorso col genitore corrisponde una riduzione del mantenimento in denaro perché il mantenimento stesso viene assolto in modo diretto (il denaro, per capirci, costituisce una forma di mantenimento indiretto).
A disposizione per ogni chiarimento, anche via email o in videoconferenza
Cordiali saluti
Avv. Duilio Cuoci
Egregio sig.Andrea,necessito di ulteriori elementi di conoscenza per pronunciarmi;In linea generale se i tempi di collocazione del minore sono ripartiti in modo uguale e se entrambi i genitori dispongono di risorse sufficienti per provvedere al mantenimento nel periodo in cui il minore abita con loro,non dovrebbe disporsi l'assegno di mantenimento.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno Andrea,
E sicuramente necessaria una consulenza più approfondita. In linea di massima, in caso di collocazione paritaria dei figli presso ciascun genitore, vi è la possibilità di stabilire un mantenimento diretto da parte di entrambi i genitori, atteso che solitamente l'assegno viene versato nelle mani del genitore presso cui il figlio è collocato in modo prevalente. Ad ogni modo, nel suo caso sembrerebbe che ci sia uno squilibrio tra la sua situazione reddituale e quella della sua ex compagna, quantomeno formalmente. In un eventuale giudizio, se la signora sostenesse di non lavorare, con molta probabilità le verrebbe riconosciuto un assegno almeno in via perequativa. L'assegno che percepisce per gli altri figli non può essere considerato ai fini reddituali. Sperando di esserle stata utile,
Cordialmente
Avv. Nadia Berardi
Buongiorno
le soluzioni possono essere diverse e dunque è necessario valutare caso per caso i singoli adattamenti
Resto a sua disposizione per trovare il giusto accordo con la sua ex al fine della regolamentazione dei rapporti tra genitori e figli minori.
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)
Egregio signor Andrea,
Ormai i giudici stanno ritenendo la parità temporale un elemento fondamentale per decidere se attribuire assegni.
Dovrebbe rivolgersi a un avvocato per approfondire il suo caso.
Buona giornata
Gentile Andrea,
occorre preliminarmente capire se in sede di separazione il Giudice aveva disposto affidamento in modo paritario o se la situazione è mutata successivamente. In questo ultimo caso lei può chiedere la modifica delle condizioni di separazione e quindi la riduzione del mantenimento verso il figlio stante il fatto che lei bada allo stesso in ugual modo rispetto a sua moglie.
Le consiglio, tuttavia, di rivolgersi ad un legale per avere un parere più dettagliato.
Se ha bisogno di assistenza sono a sua disposizione.
Cordiali saluti
Avv. Natascia Carignani
Buon giorno, bisogna sempre valutare tutto prima di poter dire di può. Lei non precisa nemmeno se la situazione ad oggi è regolamentata dal tribunale oppure un semplice accordo tra di voi.
Se regolata dal tribunale può essere modificata in presenza di determinate condizioni, quindi si rivolga ad un legale anche per un parere in modo da valutare la questione.
Saluti
AVV Monica Ghiloni
