Assistenza legale in caso di TSO illegittimo
Illustre avvocato, sono un uomo di 29 anni e risiedo a Milano, le spiegherò brevemente la mia situzione e il mio problema.
Attualmente sono in cura per disturbo affettivo bipolare presso il CPS di via Conca del Naviglio (Milano).
Le dirò che per stessa ammissione dei medici, la diagnosi di cui sopra, è stata forzosa, in quanto loro stessi mi hanno detto che non sapevano bene come classificare il mio disturbo.
Sono ormai 23 mesi che seguo una terapia farmacologica costituita dal farmaco Zypadhera (ed è da un anno che assumo la dose minima prescrivibile).
E' da 22 mesi che non ho più sintomi del disturbo mentale per il quale sono stato sottoposto alla cura farmacologica anzidetta e ora vorrei provare a sospendere il farmaco.
Ne ho parlato con lo psichiatra presso cui sono in cura ma ho riscontrato forti resistenze da parte sua; nonstante anch'egli riconosca che ora io stia benissimo.
Mi pare tuttavia di aver capito che io ho il permesso legale di scegliere se sottopormi o meno ad una cura sanitaria, la quale può invece essermi imposta mediante TSO solo nel caso in cui io menifesti segni attuali di disturbi mentali gravi.
Ora vorrei comunicargli il venir meno del mio consenso a continuare a seguire la terapia farmacologica. Ho però il timore che lui possa abusare del suo potere e chiedere un TSO nonostante non vi siano gli estremi legali per farlo.
Nel caso in cui il TSO mi venisse prescritto, Le chiedo: a quanto ammonterebbe approssimatamente il Suo onorario al fine di agire nelle sedi opportune a mia difesa?
La ringrazio per la Sua cortese attenzione e Le porgo i miei
ossequi.