Avere l’ultimo stipendio e tfr maturato in 6anni che non ci vogliono dare
Inviata da Annamaria. 21 gen 2021
Buonasera vorremmo un consiglio. Mio marito il 15dicembre ha dato le dimissioni con lettera fatta dal caf,ha fatto i 15giorni come da contratto ,in più il datore di lavoro gli ha chiesto la cortesia se faceva una settimana in più che mio marito ha fatto ad oggi il datore di lavoro non gli vuole dare l’ultima busta paga e neanche il tfr maturato in 6anni che ha lavorato li non rispondono alle chiamate e neanche hai messaggi comunque è un azienda molto grossa lavorano per Amazon come autotrasporti mio marito e camionista non sappiamo Vcome comportarci
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Buongiorno,
innanzitutto vanno stabilite esattamente le cifre per poter mandare una diffida al datore di lavoro.
Nel caso di mancato pagamento si potrà presentare presso il Giudice competente un ricorso per decreto ingiuntivo.
Ottenuto il titolo e notificato, si dovrà valutare il da farsi.
L'INPS tutela il lavoratore per ciò che attiene le ultime tre mensilità e il TFR.
Non esiti a contattarmi.
Distinti saluti
Buongiorno Sig.ra Annamaria,
per prima cosa occorrerà prendere visione del contratto di assunzione di suo marito e delle dimissioni date, oltre che delle buste paga.
Una volta valutate le condizioni si potrà procedere con un'eventuale lettera raccomandata/ pec di diffida al datore di lavoro con cui si chiederà il pagamento di quanto spettante di diritto a suo marito.
Qualora non si risolvesse per via bonaria il tutto, allora si potrà procedere in sede giudiziale.
In ogni caso le consiglio di rivolgersi in tempi brevi ad un legale in modo che possa tutelare i vostri diritto.
Rimango a disposizione.
Avv. Giada Trincheri
Gent.ma sig.ra,
in tali casi può procedersi in via giudiziale per il recupero delle spettanze.
Resto a sua disposizione qualora dovesse necessitare del mio intervento.
Saluti cordiali
Avv. Francesca Santoro
Buongiorno,
l'iter da seguire è il seguente.
Deve inviare, a mezzo legale, una diffida per il pagamento delle somme effettivamente dovute. Nel caso di mancato pagamento nel termine di cui alla diffida, è possibile depositare ricorso per ingiunzione.
Una volta in possesso di titolo esecutivo, se il datore di lavoro non provvederà al pagamento è possibile attivare una procedera per ottenere il pagamento da parte di Inps.
Mi contatti pure per la fissazione di un incontro e per la redazione di diffida con urgenza.
Non le consiglio di attendere oltre. L'allungamento dei tempi crea pregiudizio a Voi e vantaggio per l'ex datore di lavoro.
Il mio studio si trova a Vanzago (MI), in provincia di Milano.
Visiti il mio sito internet e mi mandi una mail per iniziare a gestire la posizione.
La saluto cordialmente.
Avv. Stefania Panzitta
Le consiglio di rivolgersi subito ad un avvocato per procedere al recupero giudiziale
Se riesce a farsi dare almeno la busta paga si può procedere con un’ingiunzione di pagamento che è più veloce ma in ogni caso è possibile procedere
Resto a disposizione
Avv Laura Ferrari
Buongiorno signora Annamaria,
purtroppo quello di Suo marito non è un caso isolato.
Il mio consiglio è quello di sottoporre le buste paga a controllo da parte di un Consulente del Lavoro.
Ciò permetterà di verificare la corrispondenza tra il maturato ed il percepito in costanza di rapporto, quindi la corretta determinazione del TFR.
Dovrà seguire una lettera/pec di diffida al Datore di Lavoro, con termine per il pagamento.
Nel caso in cui il tentativo bonario risultasse infruttuoso potrà procedere con un domanda di ingiunzione delle somme non percepite.
Ottenuta l'ingiunzione, qualora non dovesse seguire il pagamento spontaneo, potrà esperire l'esecuzione forzata, nelle forme del pignoramento presso terzi (ad es. Conti bancari), mobiliare (presso i locali del debitore) o immobiliare.
Per ogni approfondimento sono a completa disposizione.
Cordialmente.
Avv. Mauro Panettiere
Gentile signora Annamaria,
il primo passo da compiere è prendere visione della documentazione contrattuale di suo marito e in particolare delle buste paga in suo possesso al fine di calcolare l'importo esatto della retribuzione e del TFR che gli spetta; successivamente occorrerà attivarsi con una diffida formale di messa in mora, tramite legale, nei confronti dell'azienda ed eventualmente, in caso di esito negativo, chiedere al Tribunale l'emissione di un decreto ingiuntivo per la corresponsione dei suddetti importi.
Sono a sua disposizione per fornirle assistenza in merito, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo.
Cordiali saluti.
Avv. Valeria Pietra