Calcio dilettante e premio di preparazione

Inviata da Renato. 8 apr 2015 Diritto societario

Mio fratello ha 17 anni, gioca a calcio e vorrebbe continuare a farlo. Quel che succede è che la società dove è stato a giocare negli ultimi 5 anni ha chiesto il cosiddetto "premio preparazione". Ma come funziona esattamente? Sono soldi che non possiamo permetterci di pagare e che giudichiamo assurdo dover pagare, avendo sempre versato la quota annuale alla società. Cosa possiamo fare?

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Miglior risposta

Buongiorno,
è prassi comune, ma non giustificata dalle regole, che le società calcistiche chiedano una somma di denaro ai propri tesserati che vogliano svincolarsi per andare a giocare in altra società.
E' possibile comunque risolvere la situazione.
Mi contatti pure tramite il portale in caso di necessità.
Cordiali saluti
Avv. Francesca Cardini

Studio Legale Avv. Cardini Avvocato a Pisa

199 Risposte

90 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Buonasera,
mi trovo anche io, con mio figlio diciassettenne, nella stessa condizione esposta. Il premio viene richiesto direttamente ai genitori perché la squadra che deve tesserare il minore non vuole o non può tirare fuori materialmente il denaro.
Peccato che poi la ricevuta verrà fatta fra le società, spesso maggiorata. Quindi in sostanza si tratta di un vero e proprio giro di denaro in nero.

Cinzia

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Dal 2013 ci battiamo per questa ingiusta e iniqua norma. Raccomandate AR a tutti gli organismi calcistici sia nazionali che internazionali (nessuna risposta). Raccomandate AR alla Commissione Europea per i diritti dell'uomo (Vedasi Art 24 Diritti del Minore). Ieri ci è giunta risposta da parte della Corte (dopo ben 3 raccomandate) con un questionario da compilare per fare ricorso. Chiunque volesse unirsi a noi ed eventualmente collaborare sarà ben accetto. Abbiamo un gruppo su Facebook dal nome Premio di Preparazione. Agli avvocati che leggono chiediamo consiglio su come procedere.

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

La questione è puramente di diritto sportivo, e trova fondamento all'interno della Normativa Interna della Federazione Italia Giuoco Calcio. In base a quanto dispone l'art. 96 N.O.I.F. infatti: “Le società che richiedono per la prima volta il tesseramento come “giovane di serie”, “giovane dilettante”, o “non professionista” di calciatori che nella precedente stagione sportiva siano stati tesserati come “giovani”, con vincolo annuale, sono tenute a versare alla, o alle società perle quali il calciatore è stato precedentemente tesserato un premio di preparazione…”.
Si tratta dunque di un premio riconosciuto a quelle società, esclusivamente impegnate nella formazione giovanile di ragazzi destinati al calcio professionistico, per il lavoro svolto e le risorse impiegate al fine di crescere professionisti, i quali - essendo successivamente acquistati dalle società vere e proprie - andranno a rappresentare il futuro del movimento calcistico italiano.

Il premio andrebbe, di norma, pagato dalla società acquirente il cartellino nei confronti della società alienante, e non da parte del soggetto stesso.
Alla luce di quanto da Lei affermato la questione necessiterebbe di ulteriore approfondimento; Le chiedo, dunque, di contattarci al fine di poter rispondere al meglio ad ogni Sua domanda. Cordialmente, Alessio Messina

Avvocato Alessio Messina Avvocato a Palermo

12 Risposte

61 voti positivi

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Il premio di preparazione consiste, in base alle norme attualmente vigenti, in un indennizzo riconosciuto a tutte quelle società - specializzate nella crescita e valorizzazione di giovani calciatori - che, alla luce di un percorso formativo e tecnico di livello, riescono a far acquistare i propri tesserati ad una o più società di calcio professionistiche (dunque militanti dalla LND in su).
Solitamente tale somma di danaro deve essere corrisposta dalla società acquirente, nei confronti della alienante il cartellino del giocatore, ragion per cui non comprendo - alla luce degli elementi desumibili dalla Sua richiesta - come mai tale pretesa sia stata indirizzata a Voi.
Le chiedo dunque di contattarmi, al fine di approfondire ulteriormente la problematica e trovare la migliore soluzione.
Cordialmente,
Alessio Messina

Avvocato Alessio Messina Avvocato a Palermo

12 Risposte

61 voti positivi

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Avvocati specializzati in Diritto societario

Vedere più avvocati specializzati in Diritto societario

Esponi il tuo caso ai nostri avvocati

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento legale in 48h.

50 QANDA_form_question_details_hint

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle consulenza non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle consulenza non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

avvocati 9250

avvocati

domande 19800

domande

Risposte 46900

Risposte