abito in una casa in affitto da 8 anni,il contratto registrato prevede un canone mensile di 200 euro,in realta' pago da 8 anni 500 euro.
ho fatto io stesso e nella mia abitazione una registrazione audio tra me e la propretaria intestataria del contratto,in questa registrazione si evince in modo chiaro e inequivocabile che pago da 8 anni 300 euro al mese in nero.....domanda :
in sede di giudizio civile,questa registrazione e' prova reale,concreta per ottenere restituzione di quanto versato in nero ?
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Buongiorno sig. Conte,
la risposta al suo quesito è affermativa in quanto il contratto di locazione deve avere forma scritta a pena di nullità ed essere poi registrato entro 30 giorni dalla sottoscrizione.
Quando, come nel suo caso, parte del canone sia stato pagato in nero e quindi non dovuto ai sensi del contratto stipulato e registrato, allora bene il conduttore potrà promuovere un giudizio per la restituzione del canone eccedente (quello pagato in nero), il tutto però, a pena di decadenza, come confermato dalla Corte di Cassazione, già nel 2014 e confermato pienamente nel 2016, entro 6 mesi dal rilascio dell'immobile (ovvero dal momento in cui deve essere rilasciato l'immobile) ai sensi dell'art. 13 della Legge n. 431/98.
Pertanto, potrà promuovere il relativo giudizio utilizzando la registrazione come prova documentale.
Si ricordi che entro 6 mesi dal rilascio dell'immobile dovrà aver instaurato la mediazione e notificato l'atto di citazione.
Per qualsivoglia chiarimento, non esiti a contattarmi.
Un cordiale saluto. Avv. Matteo Gigliosi
Egregio sig.Conte,Lei ha diritto alla restituzione di quanto pagato in nero a titolo di arricchimento senza causa del proprietario e può impiegare la registrazione come prova atipica e inoltre Le consiglio di avvalersi di una trascrizione indicando come teste il trascrittore e chi eventualmente riconosca la voce dell'interlocutore.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli