Un amico , 4 anni fa, mi ha chiesto di partecipare a un piccolo affare di compravendita di materiale sportivo, gestito privatamente, senza aprire una società. Gli ho dato un capitale di 2000 Euro. Per 4 anni è andato tutto bene, e mi ha fatto guadagnare 8000 euro. Ora dice che per vari motivi il "giro" di affari si va chiudere, e che non mi può restituire il capitale iniziale. Sono perplesso: secondo voi avrei ragione a chiedergli di ridarmi il capitale lo stesso, o mi devo accontentare dei guadagni? Non sono in possesso di nessun documento scritto in cui si attesti l'impegno a restituire in qualunque caso il capitale iniziale.. E non sono in grado di verificare le vere motivazioni datemi dall'amico in merito alla chiusura dell'affare. Grazie in anticipo.
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Gentile Sig. Battara,
oltre alle domande sollevate dal Collega, sarebbe opportuno sapere se il prestito è stato fatto in contanti o meno.
Ci sono diverse questioni da affrontare.
Se dovesse avere necessità non esiti a contattarmi.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei
gentile Mario,
rispetto a quanto da lei rappresentato e l'inesistenza di impegno scritto di qualsiasi genere da parte del suo amico ritengo che un'azione giudiziaria non sarebbe esperibile, posto che vige il principio dell'onere della prova ossia chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provarne i fatti che ne sono a fondamento.
avv. Marina Ligrani