Casa cointestata a 2 fratelli e convivenza con terzi
Buonasera,
scrivo perché sono ormai 7 anni (con due soli anni di pausa)che mia sorella convive con il suo ragazzo in quella che dovrebbe essere anche casa mia.
La casa è cointestata a me e a lei,frutto dei sacrifici dei miei genitori, ma nonostante ció,non vengono rispettate le banali norme di convivenza civile(dai turni delle pulizie,agli ospiti,ai terzi incomodi e quant altro).
Il rapporto tra noi due non è mai stato dei migliori,e non sono mancati litigi bruschi in cui,tra l'altro,si è intromesso anche lui,in maniera abbastanza violenta nei miei riguardi.
La situazione è sempre più imbarazzante poiché solo da qualche settimana,dopo vari litigi,si è stabilito che le varie bollette verranno divise in 3:capite bene che per tutto il resto,non c'è tregua (orario dei pasti,turni in bagno,delle pulizie ecc ecc),a maggior ragione del fatto che loro né lavorano né nulla.
Io posso appellarmi a ben pochi diritti al momento:sono studente,lavoro saltuariamente,ma sono pur sempre dipendente ancora dai miei genitori...
Ciononostante la mia domanda è:
POSSO IO,IN QUALITÀ DI PROPRIETARIA AL 50% DELLA CASA,APPELLARMI A QUALCHE NORMA SCRITTA PER FAR RISPETTARE QUELLI CHE SONO I MIEI DIRITTI?Di fatto lei non ha mai avuto nessun consenso per far entrare questo in casa,né tantomeno (spero) da parte dei miei genitori.
Sono venuta recentemente a conoscenza del fatto che lui usi l'indirizzo di casa mia come "domicilio": posso "denunciarlo" per questo?
È possibile che possa essersi fatto spostare anche la residenza dalla casa dei suoi genitori alla mia?
Ringrazio tutti in anticipo.