Ho dato mandato ad un legale per una causa civile del lavoro contro l’azienda presso cui lavoravo, inerente differenze retributive.
Ormai il processo è concluso ed il giudice ha fissato a settembre la data dell’udienza per le note conclusive.
In secondo grado vorrei valutare se cambiare avvocato, quindi chiedo:
nel caso l’esito della causa fosse a me sfavorevole, con il mandato conferito in 1° grado l’avvocato potrebbe autonomamente appellare la sentenza intraprendendo un giudizio di 2° grado, o è obbligato dalla legge a chiedere la mia autorizzazione in merito, e magari farsi conferire ulteriore distinto apposito mandato ?
Nel caso invece vincessi la causa, il mandato resterebbe valido e tale da consentire al mio legale di intervenire in giudizio in un eventuale appello della controparte ?
Spero possiate aiutarmi. Grazie in anticipo.
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Egregio Sig. Sarra,
la risposta alle Sue domande dipende dall'ampiezza del mandato conferito al Suo legale.
E' prassi, ormai, conferire un mandato ampio che comprende tutto, compresa l'eventuale fase di impugnazione.
In ogni caso può revocare in ogni momento il mandato al Suo attuale Legale.
Cordiali saluti
Avv. Marco Sudano
Gent.mo, a riscontro Sua, il diritto alla difesa è intangibile, pertanto, sarà Lei a decidere se revocare il mandato conferito al precedente avvocato o se agire con il medesimo avvocato.
Senza il Suo espresso consenso non vi potrà essere alcuna introduzione del giudizio di appello.
Cordialità
Se non ha più fiducia nel suo avvocato stá a lei se decidere di rivolgersi a quslcun altro. Il mandato conferito è di norma valido per tutti i gradi di giudizio.
Avv Matteo Rondina