Salve, tra una settimana saró testimone di un processo penale molto delicato, in cui la persona accusata è mio zio. Il mio problema è che tempo fa ebbi una conversazione privata su Facebook con la persona che ha chiamato in causa mio zio, e ultimamente ho realizzato che alcune frasi potrebbero essere utilizzate contro di lui, volevo sapere se in un processo fosse possibile mostrare i miei messaggi privati per mettermi in difficoltà durante la testimonianza! Grazie mille anticipatamente!
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Gentile signora Francesca,quei messaggi non possono essere impiegati durante la prova testimoniale per compiere contestazioni ma potrebbero esserLe rivolte domande in proposito;inoltre potrebbero essere prodotti-ma e' dubbio-quale prova documentale mentre potrebbero essere prodotti a corredo di una denuncia per falsa testimonianza.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
non c'è dubbio che la conversazione potrebbe essere utilizzata, ove riferita dalla querelante al PM o al suo difensore (cosa ancor più probabile qualora si sia, come immagino, costituita parte civile).
Il Giudice, che ricerca la verità, non avrebbe difficoltà ad acquisirla ed a chiederLe spiegazioni.
Ricordi che il testimone è obbligato a dire la verità e che se mente incorre nel reato di falsa testimonianza.
Le rammento, infine, che la legge processuale penale Le conferisce la facoltà di astenersi dal rendere testimonianza nei confronti di Suo zio (artt. 199 c.p.p. e 307 c.p.).
Spero di esserLe stata d'aiuto e La saluto cordialmente.
Salve Francesca, indipendentemente che I suoi messaggi vengano o meno mostrai oppure domande inerenti a tale conversazione, dovrebbe già saperlo se è già agli atti del Pubblico Ministero, comunque. Come detto parli con il legale di suo zio . Distinti saluti.
Avv. Luigi De Rasis
Buona sera Francesca,
in linea di massima lo scambio di messaggi tramite facebook o altra chat è considerata una forma di comunicazione privata ed è tutelata dalle norme in materia di privacy. Diverso è il caso dei "post" pubblici. Tuttavia esistono casi in cui i Giudici si sono dimostrati poco rigidi ed hanno ammesso anche tale materiale come prova. Le consiglio di parlarne con il legale incaricato di seguire il procedimento, anche perché in questo caso una delle persone coinvolte nel processo è stata parte attiva anche della conversazione.
Cordialmente
Avv. L. Steri