In aderenza alla mia abitazione c'è un magazzino, che ha solo delle "luci" (a norma del codice civile). Acquistato da una agenzia immobiliare, intende ricavarne 6 appartamenti, aprendo sul mio cortile, 12 finestre e 3 terrazze, che si affacciano direttamente a filo del confine. Il regolamento del mio comune nulla dice di chiaro in merito. Nessuna richiesta è pervenuta al comune, ma già il progetto è pubblicato su riviste immobiliari con già la data di consegna. Desidero una risposta chiara in base al codice civile. Ci sono, per esempio, alternative ad una mia azione di "nuova opera o danno temuto"?
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Egregio Sig. Sansone,Le consiglio di inviare dapprima una diffida stragiudiziale,prospettando le azioni legali che potra' intraprendere in caso di mancata desiste za. Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno, per l'apertura di nuove vedute (da intendersi come aperture che consentono il comodo affaccio) il codice civile (art. 905) impone il rispetto della distanza di 1,5 metri dal confine della proprietà verso la quale le nuove aperture verrebbero realizzate.
Dalla sua descrizione non sembra che la distanza sia rispettata. Oltre all'azione da lei indicata (che è soggetta a determinati presupposti), si può comunque agire in giudizio con un azione di condanna all'arretramento delle vedute che non rispettano la distanza dal confine.