Buonasera. Da testamento: mia moglie eredita un appartamento occupato dalla mamma e quindi non usufruibile fino alla morte della stessa. I fratelli ereditano coltivazioni di mele vendibili con due telefonate praticamente subito. La quota ricavabile da ciascuno è +/- pari al valore dell'appartamento non usufruibile. Può la moglie chiedere una percentuale sul valore delle coltivazioni come compensazione per la non fruibilità della sua parte ereditaria?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Egregio sig.Gandolfo,Se è stata lesa la quota di legittima,può richiedere la riduzione delle quote altrui ed una nuova ripartizione delle quote ereditarie.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentilissimo,
le disposizioni testamentarie possono essere oggetto di revisione da parte del Tribunale ove, attraverso le stesse, si violi la quota di legittima spettante ad uno o più eredi.
Questo in linea di principio.
Ovviamente bisognerebbe procedere ad una valutazione dei singoli lasciti per valutare se vii sia una violazione delle quote dei legittimari.
Cordialità
Avv.Giovanni Cigliola
Gentile sig. Filippo
Secondo il mio parere, laddove trattasi di eredità e quindi di quote la risposta è negativa.
Altro discorso è se fosse stato attribuito un legato in sostituzione di legittima, vale a dire se sia stata concessa la facoltà di scelta tra l'appartamento e le coltivazioni.
In questo caso la risposta sarebbe positiva.
E' quindi necessario per me chiarire prima di tutto se ci sia stata successione o a titolo di erede o di legatario.
Poi, se desidera, mi faccia pure sapere.
Grazie.
Avv. Michele Vissani
Buona sera,
poiché lei afferma che vi è equivalenza delle quote, da intendersi credo come equivalenza del valore dei beni ereditari ed effettivamente ereditatii, la risposta deve essere negativa.
I frutti, in questo caso naturali, vanno divisi qualora invece non vi sia quella "divisione", cioè assegnazione di specifici cespiti (che quindi sarebbero in comunione con sua moglie), che lei lascia intendere effettuata dal de cuius (suo suocero) nel testamento.
Cordiali saluti
Avv.Andrea Gasperoni
Egr. Sig.Filippo nella narrazione dei fatti lei ha affermato che le quote ereditarie si equivalgono, se così fosse nulla può pretendere. Nel caso in cui invece la quota di legittima sia stata lesa, sua moglie ha ben diritto di chiedere la diminuzione della quota spettante agli altri coeredi per accrescere la sua.
Cordiali saluti
Avv Stefano Di Donato - Ravenna -