Buongiorno.
Ho ricevuto in donazione da mio padre un appartamento ed ora al decesso del genitore mi dicono vada in collazione.
Giusto? Bene.
Ma con quale quota? Cioè l' atto di donazione non conta nulla e l' appartamento è integralmente nella massa ereditaria? .grazie
Daniele
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Daniele,
se il valore della donazione supera la quota legittima di ciascun erede potrà essere proposta la revoca della stessa.
Per stabilire ciò è opportuno ricostruire l'intera massa ereditaria, calcolare le quote spettanti a ciascun erede e valutare se la donazione le abbia violate o meno ( se il valore è più alto di quello che le spetta), solo in quest'ultimo caso ci sarà la collazione che però, non ha carattere automatico, ma deve trovare l'impulso da chi ne abbia interesse.
avv. Marina Ligrani
Buongiorno. Se suo padre non l'ha dispensata dalla collazione, confermo che dovrà essere imputato nel calcolo della massa ereditaria per intero. Il valore della massa cioè sarà la somma del valore della casa ricevuta più quanto rinvenuto alla morte. Dal totale si calcola il valore di ciascuno degli eredi, con la conseguenza se lei ha ricevuto di più come valore, mentre uno dei legittimari è stato leso nella sua quota, questi avrà diritto a pretendere da lei la differenza. Distinti saluti. avv. Angela Galavotti
Si è vero. Come tutte le donazioni fatte in vita. La donazione rientra interamente nell'asse ereditario ma solo se lede la quota di legittima che spetta agli altri eredi o nella quota in cui lede detta legittima.
Gentile Daniele,
se il valore della donazione supera la quota legittima di ciascun erede potrà essere proposta la revoca della stessa.
Per stabilire ciò è opportuno ricostruire l'intera massa ereditaria, calcolare le quote spettanti a ciascun erede e valutare se la donazione le abbia violate o meno ( se il valore è più alto di quello che le spetta), solo in quest'ultimo caso ci sarà la collazione che però, non ha carattere automatico, ma deve trovare l'impulso da chi ne abbia interesse.
avv. Marina Ligrani
Collazione significa che, per verificare se lei ha avuto più o meno di ciò che le spetta per legge - mi pare non vi sia testamento - occorre riunire fittiziamente-virtualmente tutti i beni ereditari alla data di oggi, nonchè l'appartamento da lei avuto, al valore di mercato, quindi si calcolano le quote, e se lei avesse avuto meno le spetta altro, avesse avuto di più, dovrà dare un conguaglio. A grandi linee funziona in tal modo, salvo verifiche del caso concreto .Resto a disposizione