Mio padre è mancato alcuni mesi fa e mia madre è in vita. Sono stato adottato e ho due fratelli. Nel corso degli anni mio padre ha lasciato a mio fratello la ditta fondata precedentemente. Ha inoltre lasciato a mia sorella un'ingente somma per l'acquisto della prima casa. A me nulla in confronto. Stiamo procedendo con le suddivisioni di conto corrente e di alcuni beni mobili. Come mi devo comportare nel corso di questa procedura per pareggiare i conti? Quali diritti ho e avrò successivamente, quando purtroppo verrà a mancare anche mia madre e si dovranno dividere anche dei beni immobili?
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Buongiorno.
Innanzitutto: come figlio adottato ha gli stessi diritti dei Suoi due fratelli.
In secondo luogo: non essendo stato fatto testamento da Suo padre (non è citato nella Sua missiva), il patrimonio ereditario si devolve per legge nelle seguenti proporzioni: 1/3 alla moglie del defunto, Sua madre, e 2/3, divisi in parti uguali, ai figli dei defunto (Lei e i Suoi due fratelli).
In terzo luogo: il calcolo delle quote va fatto sul patrimonio successorio inteso come l'insieme dei beni relitti e dei beni donati in vita.
Se da questo calcolo risulta lesa la Sua quota, Lei potrà sicuramente chiedere che venga integrata e potrà farlo sia stragiudizialmente, avviando trattativa con un legale familiarista, sia giudizialmente, chiedendo la nomina di un perito e la corretta divisione del patrimonio successorio.
Il nostro studio familiarista collabora sia con uno studio notarile sia con mediatori familiari per questo genere di pratiche, che coinvolgono diverse competenze.
I più cordiali saluti
Avv. Raffaella Angelica Molendini (Milano - Roma)
Gentilissimo Signor Tommaso,
come Le hanno già scritto gli altri Colleghi, Lei ha gli stessi diritti dei Suoi fratelli. Per effettuare la divisione in maniera corretta, è necessario ricreare il patrimonio di Suo padre, riunendo ai beni lasciati i beni donati e verificare se i beni lasciati ai suoi fratelli hanno leso la legittima. Ugualmente, quando sua madre verrà a mancare Sua madre. Si prenda il tempo necessario per rivolgersi ad un avvocato e valutare serenamente la Sua posizione, ricordando che qualsiasi atto, anche pagare una multa o una bolletta intestata a suo padre o qualsiasi altra somma varrebbe come accettazione dell'eredità.
Cordialità
Avv. Loredana De Simone da Salerno
Deve fare il conteggio di tutti i beni di suo padre, contando anche le donazioni, deve poi calcolare la sua quota di riserva prevista dalla legge, e vedere, dedotto quanto lasciatole da suo padre, quanto deve ancora avere, e ciò potrebbe avvenire con l'attribuzione di denaro esistente o beni, diversamente riducendo le donazioni fatte partendo dall'ultima. Si rivolga ad un legale ed eventualmente ad un perito per i conteggi.
Resto a disposizione
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Gentilissimo Signor Tommaso,
come Le hanno già scritto gli altri Colleghi, Lei ha gli stessi diritti dei Suoi fratelli. Per effettuare la divisione in maniera corretta, è necessario ricreare fittiziamente il patrimonio di Suo padre, riunendo ai beni lasciati i beni donati (oltre ad eventuali debiti e crediti, di cui, però, Lei non parla). Quanto dato ai Suoi fratelli, quindi, dovrà essere valutato al fine della divisione. Allo stesso modo ci si comporterà nel momento in cui verrà a mancare Sua madre. Posto che il periodo di tempo entro il quale accettare (o rifiutare) l'eredità è di 10 anni, si prenda il tempo necessario per rivolgersi ad un avvocato e valutare serenamente la Sua posizione. Tenga presente che, in questo periodo, anche compiere un atto banale come pagare una multa irrogata a Suo padre varrebbe come accettazione dell'eredità.
Cordiali saluti,
La sua posizione come erede è uguale a quella dei suoi fratelli. Se Lei ha avuto meno durante la vita del suo papà e i suoi fratelli hanno avuto di più occorre fare una valutazione del patrimonio in eredità, cui andranno aggiunte le quote di patrimonio ricevute in anticipo dai suoi fratelli e quindi si farà la suddivisione delle quote legittime, operando i conguagli relativi su chi ha già percepito.
Va anche considerato se non ci sia un testamento del suo papà perchè nel caso va tenuto in considerazione.
Varrebbe la pena che si facesse assistere da un legale in modo da avere un appoggio e un'assistenza nella gestione dell'intera posizione che è complessa e tecnica.
Se avesse necessità, mi contatti sono a disposizione.
Cordiali saluti
Barbara Spinella
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Gentilissimo Tommaso,
Lei ha gli stessi diritti dei Suoi fratelli.
E' opportuno che si rivolga ad un Avvocato al fine di valutare, tenuto conto delle donazioni dirette e/o indirette fatte in vita da Suo padre a favore dei Suoi fratelli, la eventuale violazione della quota di legittima.
Le consiglio pertanto nel frattempo di non manifestare ne' in forma tacita ne' in forma espressa alcuna accettazione all'eredita' in quanto cio' Le precluderebbe ogni impugnativa.
Per concludere Le preciso inoltre che anche rispetto alla successione ereditaria di Sua madre avra' gli stessi diritti dei Suoi fratelli salvo diversa disposizione testamentaria di Sua madre che in ogni caso non potra' violare (ndr e se vi sara' violazione, avra' facolta' di impugnare) la Sua INTANGIBILE quota di legittima.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Lei ha pari diritti dei suoi fratelli. Nella suddivisione del patrimonio lasciato dal defunto dovranno essere consdierate anche le quote di patrimonio che i suoi fratelli hanno già percepito da suo padre.
Solo allora potrete fare una suddivisione delle quote di legittima, salvo non concorra anche un testamento valido redatto da suo padre.
Le consiglio di farsi assistere da un legale nella gestione della posizione in quanto complessa e tecnica.
Se avesse necessità mi contatti tramite il portale, sono a Sua disposizione.
Cordiali saluti.
Barbara Spinella
Data la situazione è opportuno che si faccia assistere da un avocato. I figli adottivi hanno i medesimi diritti di quelli legittimi o naturali. Tanto che il legislatore ha riformato il codice togliendo ogni parola distintiva.
Avv. Alan Binda