L'ex datore di lavoro promette al telefono di pagare tramite bonifico ma non adempie a ciò che dice come a voler tirare per le lunghe e nulla di più. Infatti comincio a perdere la "pazienza". Come fare?
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Buona sera Alessia,
in tali casi non occorre tergiversare. Il mio consiglio è quindi quello di rivolgersi ad un legale di fiducia per procedere alla messa in mora dell'ex datore di lavoro inadempiente.
Certamente il debitore, ricevuta la messa in mora, prenderà contatti con il Suo legale, o personalmente o con un proprio legale di fiducia, per cercare di addivenire ad una soluzione bonaria della controversia, magari proponendoLe un piano di rientro.
Nel caso in cui ciò non avvenisse, occorrerà procedere con l'azione esecutiva.
Tenga presente che il Tfr viene garantito dall’Inps in caso di cessazione del rapporto di lavoro. Infatti, il pagamento del Tfr maturato dal dipendente è a carico del Fondo di Garanzia anche se non sussiste tecnicamente il fallimento del datore di lavoro ma questi si dimostra insolvente. Ovviamente Lei dovrà dar prova di aver tentato di escutere, senza esito, il denaro spettante (con una procedura esecutiva non andata a buon fine in quanto il debitore si è rivelato incapiente).
Nell'eventualità, infine, di fallimento dell'ex datore di lavoro, Lei, in qualità di creditore, potrà insinuarsi al passivo fallimentare ed aver accesso al Fondo di Garanzia Inps per il riconoscimento del Tfr e, qualora ve ne siano i requisiti, per le ultime tre mensilità.
Non esiti a contattare lo Studio per maggiori informazioni.
Avv. Sara Laurino
Signora Travaglini,
occorre che lei metta in mora il suo ex datore di lavoro e se ha prova scritta del credito (busta paga, ecc) può chiedere un decreto ingiuntivo.
Le consiglio di non attendere oltre. Per ogni ulteriore chiarimento o consulenza sono a sua disposizione.
Cordialità
Buonasera signora,
se fosse possibile esaminare i documenti in suo possesso, sarebbe più agevole poterle confermare la migliore linea difensiva da intraprendere a sua tutela.
In ogni caso il datore di lavoro va messo in mora mediante una lettera raccomandata inviata dal legale cui Ella dciderà di rivolgersi.
cordiali saluti
Avv. Luigi A. Musumeci - Giuffrè
Buongiorno Signora Travaglini.
Le consiglio di inoltrare una formale lettera di messa in mora, o personalmente o per il tramite di un legale di Sua fiducia e, decorsi i termini di Legge, potrà valutare di procedere giudizialmente per il recupero del credito.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile signora,
Lei può recuperare il credito rivolgendosi ad un avvocato in modo da mettere in mora il datore di lavoro. Nel frattempo Le consiglio di comunicare sempre per iscritto con il suo ex datore di lavoro anche al fine di interrompere eventuali termini di prescrizione. Se ha documenti comprovanti il Suo credito può ottenere un decreto ingiuntivo viceversa dovrà instaurare una controversia ordinaria. Ad ogni modo sarà l'avvocato a consigliarle la migliore strategia una volta visionati i documenti in Suo possesso. Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti,
Avv. Floriana De Filicaia
Potrà mettere in mora il datore e o trovare una soluzione conciliativa oppure se ha una busta paga potrà effettuare ricorso per decreto ingiuntivo ed ottenere un titolo per instaurare una procedura esecutiva. In caso di insolvenza del datore potrà agire verso il fondo di garanzia inps per avere il pagamento del tfr e delle ultime tre mensilità. Resto a disposizione per ulteriori informazioni.
Avv. Angela Vicario del foro di s. Maria Capua Vetere
Buongiorno Sig.ra Travaglini,
se ritiene di non poter panzientare oltre che il suo ex datore di lavoro mantenga la promessa di pagarLe quanto dovuto, potrà rivolgersi ad un avvocato che, mediante una procedura di ingiunzione (se il credito è provato dalle buste paga) potrà ottenere un titolo per l'eventuale fase di esecuzione. Successivamente, sarà possibile procedere al pignoramento dei beni del debitore, sempre che questi non sia nullatenente. Se il credito è a titolo di TFR (ciò vale anche per una parte delle retribuzioni se sono rispettati alcuni requisiti), sarà poi possibile rivolgersi al Fondo di Garanzia INPS affinchè si sostituisca al datore di lavoro nell'erogazione di quanto da Lei maturato nel corso del rapporto di lavoro.
può diffidarlo per il tramite di un avvocato e successivamente proporre un ricorso per decreto ingiuntivo.
resto a disposizione,
cordiali saluti
Antonella Lopopolo