La ex del mio compagno si è voluta separare anni fa, non hanno ancora divorziato e siccome noi vogliamo sposarci adesso lui vuol chiedere il divorzio anche perchè abbiamo una bellissima bambina in comune. Lei ha chiesto 20.000 euro per il divorzio, ma visto che si è voluta separare lei perchè deve darglieli il mio compagno?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno
È assolutamente necessario valutare le rispettive condizioni economico patrimoniali per capire se sia dovuto un assegno o meno.
Ci contatti pure. Siamo a Sua disposizione per l'analisi del caso è l'assistenza nella causa di divorzio. Cordiali saluti. Avv Annamaria Vizzolesi
Buongiorno Erika,
sarebbe ottimale che Lei integrasse le informazioni specificando, anche in forma sintetica, le condizioni statuite all'epoca della separazione.
Se, come mi sembra di capire, all'epoca della separazione non era stato previsto alcun assegno di mantenimento a favore della moglie e, nel frattempo non sono mutate le condizioni economiche del Suo compagno e della moglie, quest'ultima non puo' fondatamente pretendere ne' l'assegno divorzile ne' tanto meno una somma senza alcuna causale.
Ho inoltre il dovere di informarLa che, laddove, in mancanza di consenso della moglie al divorzio, il Suo compagno fosse costretto ad inoltrare la procedura (piu' lunga nei tempi) di divirzio giudiziale, vi e' comunque la possibilita' di accelerare i tempi per ottenere la sentenza di divorzio (e, quindi per sposarsi) richiedendo al Tribunale l'emissione della sentenza c.d parziale di divorzio
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessita'.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Salve, dal quesito non si comprende se la separazione prevedeva un assegno a favore della ex di suo marito. Se non era previsto non vedo perché debba chiederlo in sede di divorzio a meno che non vi siano situazioni particolari insorte dopo la separazioni tali da legittimare tale richiesta ( invalidità, impossibilità di avere un proprio reddito). Le consiglio di depositare un ricorso per separazione giudiziale visto il rifiuto di una consensuale.
cordiali saluti
Avv. Sergio D'Acuti
la valutazione del diritto all'assegno divorzile, mensilmente inteso o una tantum deve essere effettua sulla base dei redditi e del patrimonio di entrambi i coniugi.
A disposizione per ogni chiarimento.
Saluti.
Avv. Annalisa Alpi
Occorre verificare le condizioni della separazione, ma se ognuno era indipendente, e lo sono tuttora, nulla deve nulla a nessuno. Il suo compagno può presentare domanda in tribunale ed ottenere comunque il divorzio.
Resto a disposizione
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Erika,
innanzitutto deve sempre tener presente che la moglie del Suo compagno (sarà ex solo con il divorzio) non può in alcun modo ostacolare la pronuncia di divorzio. Nessuno infatti può obbligare una persona a restare sposata se non lo desidera più. Pertanto, la dichiarazione di cessazione degli effetti civili del matrimonio, con conseguente possibilità di contrarre nuove nozze, e la composizione degli aspetti patrimoniali del divorzio sono aspetti da tenere sempre ben distinti. Per quanto riguarda questi ultimi occorre valutare attentamente le condizioni economiche dei coniugi e la presenza o meno di figli per stabilire se la futura ex moglie può pretendere un sostegno economico, le cui modalità di erogazione (una tantum o in ratei mensili) sono demandate all'accordo fra coniugi. Buona giornata, avv. Cristina Altamura di Milano
L'assegno divorzile anche una tantum deve tener conto delle condizioni della separazione, dello stato economico delle parti, delle divergenze reddittuali e della presenza di figli minori. Non è detto che la ex abbia qualche diritto, specialmente se nella separazione non ha chiesto nulla. Aspetto un suo contatto tramite il sito. Saluti Avv. Speranzini
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
L'eventuale corresponsione di un assegno divorzile, anche una tantum, deve tenere conto di diversi fattori, in primis le condizioni patrimoniali dei coniugi e il tenore di vita che avevano durante il matrimonio. Non può quindi formare oggetto di una richiesta immotivata e arbitraria. Sono a Vs. disposizione per tutelarVi anche in questa fase preliminare al procedimento di divorzio.
Cordiali Saluti
Avv. Riccardo Galli