Salve.
È ormai da più di un anno che i miei vicini hanno un cane e questo abbaia ormai a tutte le ore: ogni mattino alle 6 e mezzo, mattino, dopo pranzo, pomeriggio e sera. Sono andato a parlargli 4 volte in modo educato e gentile, chiedendo se fosse possibile evitare di far scendere il cane negli orari in cui riposiamo o dormiamo. Risultato: sono mesi che alle 6 e mezzo del mattino ci svegliamo, che non si può riposare di pomeriggio e la sera dobbiamo attendere che torni la padrona per poter andare a dormire. Come bisogna fare? Siamo esasperati.
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Egregio Signore,
nell'immediato Le consiglio di inviare una lettera raccomandata a/r, con cui lamenta il disagio per il continuo abbaiare del cane e chiede di fare in modo che cessi immediatamente.
Qualora non dovesse risolvere il problema, potrà valutarsi un'azione in sede civile per vedere accertata la responsabilità del proprietario.
Sul piano penale può altresì configurarsi la responsabilità del proprietario del cane che, abbaiando, disturba il riposo notturno del vicinato, per il reato di disturbo della quiete pubblica.
A disposizione per chiarimenti o assistenza.
Cordiali saluti
avv. Filippo De Luca
La situazione descritta conferisce al caso un rilievo che potrebbe essere sia civile sia penale.
In effetti l’art. 659 c.p. punisce con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino ad €. 309,00, chiunque disturbi le occupazioni o il riposo delle persone, mediante, tra l’altro, proprio gli strepiti degli animali, provocandoli o non impedendoli; tutto ciò, pero, purché il disturbo non sia circoscritto ad un ambito ed a persone determinate, ma sia più ampio e riguardi, almeno potenzialmente, un numero indeterminato di persone, perché solo così verrà offesa la “quiete pubblica”, che è il bene giuridico propriamente tutelato da questa norma di natura contravvenzionale.
In caso contrario, ossia se gli strepiti dell’animale disturbassero solo lei o la sua famiglia, soccorrerebbe l’art. 844 c.c., il quale tratta delle immissioni fastidiose tra una proprietà e l’altra, compreso qualsiasi tipo di rumore, ponendo però il limite del “superamento della normale tollerabilità”, ossia imponendo la tolleranza del fastidio nell'ambito di un parametro medio che collochi il baricentro del livello di disturbo da non superare, al di fuori degli usi e costumi sia della persone troppo tolleranti sia di quelle troppo insofferenti.
Naturalmente sarà, poi, il giudice civile a stabilire l’esatto punto di caduta di questo baricentro nel caso concreto, ossia a stabilire se i latrati del cane siano davvero eccessivi e, dunque, intollerabili; nel qual caso provvederà ad imporre gli accorgimenti pratici ed i comportamenti concreti da tenere o non tenere da parte dei suoi vicini, per evitare o limitare le immissioni rumorose.
Intanto, come al solito, potrebbe essere utile, prima di partire con una denuncia o un’azione civile, far spedire da un legale una bella lettera di diffida, con l’esplicita prospettazione del pericolo di azioni civili e/o penali nel caso i suoi vicini continuino a “fare orecchie da mercante”.
Gent.mo signore,
si potrebbe inviare una lettera di un legale in cui intimare la fine delle molestie, ovvero proporre una causa civile per il risarcimento del danno da disturbo.
Se volesse essere assistito legalmente non esiti a contattarci.
Cordiali saluti,
Fate una raccomandata a mezzo legale, facendo presente la cosa e minacciando azione legale. Occorre nel caso, prima di intraprenderla, far effettuare una perizia per rilevare i rumori negli orari indicati e, se emerge che superano la normale tollerabilità ex art 844 cc, potete agire in causa.
Resto a disposizione
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Egregio Marco, le consiglio di inviare al suo vicino una missiva. Successivamente valuterei la possibilità di compiere un'azione civile.
Avv. Alan Binda
Gentile Marco,
Certo non si può disciplinare il cane ad abbaiare ad orari stabiliti ma sta all'educazione dei padroni cercare di evitarlo negli orari di riposo se si vive in condominio.
Per stabilire se vi è nel suo caso un semplice illecito civile (risarcibile ) ovvero penale bisogna stabilire se il latrato del cane sia capace di infastidire la "quiete pubblica" ovvero molti condomini.
L'abbaio del cane per essere fonte di disturbo deve avere una tale potenza da raggiungere la quiete d'una moltitudine di persone.
Rimango a disposizione.
Avv. Marina ligrani
Le devo confessare che sono uno specialista della materia, perché succede oggi a lei è capitato anche a me. Ovviamente io ho risolto il problema. Se lei interessa risolvere il problema, che specificamente contemplato dal nostro codice penale, puo' contattarmi. Trovera ' il mio numero di cellulare digitando su google " avv. Francesco Parise ". Saluti.
È necessario contestare quanto da Lei lamentato a mezzo di un legale.
Resto a Sua disposizione nel caso volesse approfondire tramite i recapiti presenti sul portale o sul mio sito internet
Cordiali saluti
Avv Francesca Cardini