Separata consensualmente a marzo 2018, causa un mancato tradimento da parte sua, ho cercato di dimenticare ma dopo 4 anni ho scelto me,2 figli, uno di 18 una di 10, assegno di mantenimento di 200 euro ciascuno, mutuo fino a gennaio 2020 di 661 euro. Lui lavoro a tempo indeterminato, io precaria. Lui fa prendere i ragazzi ogni 15 giorni dalla sua compagna il venerdi alle 19.00, perché per lavoro non riesce e la domenica sera alle 19.00 li riporta lui. Sulla consensuale, per il quieto vivere,ho accettato l eventuale vendita dell appartamento senza specificare una data .
Lui accompagnato, io anche . Il mio compagno è di fuori regione e a volte soggiorna da me, lui vuole vendere l appartamento che io comprerei a nome dei miei figli, ma non mi fanno un mutuo perché senza busta paga in più pretende l affitto dal mio compagno se sta piu' giorni da me. ( ben voluto dai miei figli e li tratta come fossero suoi).
Nell'eventualità di vendita dell'appartamento chi mi farebbe un contratto d'affitto senza busta paga? È giusto togliere il tetto ai miei figli? È lecito chiedere l'affitto al mio compagno che viene una volta al mese? Come posso agire per tutelare i miei figli?
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Gentile Marcella,
Dalla sua domanda non è chiaro il regime patrimoniale adottato ne chi abbia acquistato l’immobile e abbia il mutuo, ciononostante credo che lei avendo accettato la possibilità di vendita del bene non potrà opporsi a tale volontà.
Per i figli il collocamento deve essere garantito anche spostandolo eventualmente al padre.
Avv Marina Ligrani
buongiorno, Suo marito non ha diritto a nulla a titolo di locazione per il Suo compagno, che è Suo ospite e da quanto leggo soggiorna in maniera non abituale, vivendo fuori Regione. Può ottenere un termine per fissare la vendita della casa, ma dovrà ricorrere al Giudice per farlo fissare. Inoltre, dovrà esservi accordo sul prezzo di vendita, in mancanza deciderà il Giudice a seguito di una perizia (chiaramente tutte le attività descritte necessitano di tempo). Inoltre Lei potrebbe richiedere (ricorrendo Lei stessa al Giudice per la modifica delle condizioni di separazione) che la casa non venga messa in vendita sino alla conclusione degli studi o al raggiungimento della indipendenza economica dei figli, per i quali costituisce casa familiare e unica possibile di abitazione. Faccio un esempio: ipotizzando studi universitari per Sua figlia piccola con laurea a 25 anni e fissando in quel momento la messa in vendita della casa si discuterebbe del problema tra 17 anni. In definitiva: non può impedire in maniera assoluta la vendita, ma può rinviarla per lunghissimo tempo. distinti saluti. avv. Marco Aiello
Gentile Signora, in ordine all'affitto è una richiesta priva di fondamento giacché il Suo compagno, in occasione delle visite, è Suo ospite e peraltro da quanto scrive, i Suoi soggiorni non sono né lunghi né troppo frequenti. Per la vendita della casa Suo marito dovrà ricorrere al Giudice al fine di fissare una data ma, soprattutto, dovrete mettervi d'accordo sul prezzo di vendita che, in assenza di accordo, sarà fissato dal Giudice. Tuttavia leggo che ha una figlia di 10 anni e un altro di 18: potrebbe lei stessa ricorrere al Giudice al fine di una modifica delle condizioni di separazione nel senso, ad esempio, che l'immobile non possa essere venduto sino al raggiungimento dell'autosufficienza economica dei Suoi figli oppure fino al termine degli studi. Ipotizzando (ripeto, trattasi di ipotesi) ad esempio studi universitari per la Sua figlia piccola detto momento si concretizzerebbe tra 17 anni (ipotizzo laurea a 25). In definitiva: Suo marito ha diritto ad ottenere la vendita della casa, ma a un prezzo concordato o correttamente fissato e, in ogni caso, Lei ha tutti gli strumenti per rinviare anche di molti anni il momento della vendita. Distinti saluti.
avv. Marco Aiello
Gentile Marcella,
il Suo ex marito non può pretendere il canone di locazione per il solo fatto che Lei ospita il Suo compagno (anche se dovesse rimanere per più di un giorno al mese). Potrebbe, invece, agire per la vendita dell'appartamento, chiedendo una modifica delle condizioni di separazione nel senso di fissare un termine per la vendita.
Sarebbe opportuno sapere, per fornire una risposta più precisa, se c'è stata assegnazione della casa familiare; nonché chi paga il mutuo e a chi è intestato l'immobile.
Potrebbe riuscire ad ottenere un contratto di affitto se qualcuno dovesse prestare garanzia (ad esempio con una fideiussione).
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei
Gentile signora La Torre,Non può pretendere canoni di locazione per saltuarie ospitalità ma può agire per la vendita convenuta in sede di separazione,,richiedendo al giudice la fissazione della data.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli