Sono nato in Italia nel 92 da genitori serbi (che forse nn mi hanno registrato in ambasciata) nel 2003 sono stato tolto dal loro affidamento e mandato in una comunità. Mi hanno registrato nel loro comune nel 2008. Ancora oggi non ho la cittadinanza italiana, nn mi fanno spostare la residenza da nessuna parte e nn mi posso sposare. Premetto che possiedo carta di identità codice fiscale e tutti i documenti di nascita.
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Gentile utente,
La cittadinanza può essere richiesta dagli stranieri che risiedono in Italia da almeno dieci anni e sono in possesso di determinati requisiti. In particolare il richiedente deve dimostrare di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti penali, di non essere in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica.
Mi sorge un dubbio sulla sua residenza poiché non riesco ad immaginare un documento di riconoscimento senza indicazione di una residenza.
Rimango a disposizione.
Avv. Marina Ligrani
Se risiede in Italia da 10 anni può chiedere la cittadinanza ma deve avere determinati requisiti. Dovrebbe spiegarmi meglio la situazione. Anche il fatto che non si può sposare non dipende dalla cittadinanza ma forse dalla Serbia che non le fa avere il nulla osta...
La situazione che descrive è assai particolare , anche perchè la libertà di circolazione e di stabilimento è un diritto costituzionale . Pertanto, alla base ci deve essere stato qualcosa di assai grave, per impedire spostamenti o addirittura, come dice Lei, il matrimonio