Buonasera,sono separata legalmente da 18 mesi, abitavo in sardegna e dopo l'autorizzazione del tribunalenmi sono trasferita in lombardia con i miei tre figli per motivi di lavoro.
In sardegna dopo il matrimonio con il mio ex marito costruimmo una casa assieme su un terreno di alcuni parenti di lui.
In fase di separazione la casa non è stata assegnata a nessuno, ma lui ora è rimasto a prepotenza là dentro e rifiuta ogni tipo di accordo, impedendomi persino di entrare dentro casa dove ancora ci sono tutte le mie cose (mobili, corredo vestiario mio e dei bambini ecc. ecc.)
Cosa posso fare per poter riprendere possesso della mia quota? Sarei pure disposta a vendergli la mia quota in cambio di equo pagamento e naturalmente portandomi via tutto ciò che è mio personale.
Attendo una risposta e porgo cordiali saluti.
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Lei potrà recuperare solo i suoi effetti personali ma non può pretendere alcunché in merito alla casa in quanto secondo quanto riferito non risulta averne la proprietà. Si rivolga ad un legale per tutelare i suoi diritti.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari
se l'immobile è stato costruito su un terreno di proprietà di parenti di Suo marito, la relativa proprietà appartiene ai proprietari del terreno.
Si può però agire per l'incremento di valore arrecato al terreno con la costruzione dell'immobile nei confronti dei proprietari del suolo; se in regime di comunione dei beni, il Suo contributo alla costruzione si considera dovuto nella misura del 50%; se in separazione dei beni, occorre invece fornire la prova di quale sia stato il Suo contributo alla costruzione, sia come spese che come lavoro ed impegno.
Naturalmente, anche se non possiede il diritto di accedere quando vuole nell'abitazione di cui ha perso il possesso, ha però certamente il diritto di richiedere che Le siano consegnati tutti gli oggetti personali ed ha altresì il diritto di richiedere che vi sia una equa divisione degli oggetti che sono stati acquistati insieme con Suo marito.
Cordialmente
Avv. Alfredo Guarino
Napoli
Salve, come riferisce qualche mio collega, bisogna sapere se lei era in comunione legale con il suo ex marito, se lei ha contribuito, e tante altre cose. Si rivolga ad un legale per essere seguita.
Distinti saluti.
Avv. Luigi De Rasis
Gentile Signora Cocco,
per poter rispondere adeguatamente al Suo quesito dovrebbe chiarire a chi è intestato l’immobile e se le spese per l’edificazione dello stesso sono state sostenute anche da Lei, ed in tal caso se è in grado di documentarle.
Ovviamente, Suo marito non può impedirle di entrare in casa per recuperare i Suoi effetti personali e quelli dei bambini.
Cordiali saluti
Avv. Lucilla Navarra
Buongiorno.
Signora si deve rivolgere ad un legale per fare una modifica dei patti si può far liquidare la sua quota dopo una valutazione della casa lei ha tutto documentato che ha partecipato ai lavori della casa
resto a sua disposizione per ogni chiarimento.
Distinti saluti
Avv. Giovanna Oriani
Buongiorno,
dalla sua frase "costruimmo una casa assieme" non si comprende se lei ha collaborato economicamente e può dimostrarlo oppure no,se l'immobile è intestato anche a lei, se eravate in comunione dei beni. le risposte a queste domande ed ad altre, unitamente alla documentazione, servono a comprendere se può agire o meno giudizialmente per il recupero.
Cordialità.
Avv. Paola Federici
Se non vi è stata assegnazione il suo ex non può vietarle di rientrare a casa ed impedirle di recuperare i suoi beni. Per la quota dell'immobile la situazione non è semplice in quanto il bene è stato costruito su un terreno di terzi. Andrebbe vista la documentazione. In ogni caso, per entrambi i quesiti può procedere con azioni giudiziarie.