Buon giorno,
Nel 2014 ho scoperto che mia moglie mi tradiva , il mio testimone e stato ascoltato, il giudice ha assegnato un mantenimento, il primo anno 2000,00 euro, il 2anno a 1600,00 ,il 3anno a 1300,00.
Ho 2figli che non vedo mai dato che la madre parla male di me dicendo che sono un cattivo padre.
Il giudice ci ha obbligato a sostenere con una mediatrice familiare, all'inizio finalmente riuscivo a stare con i miei figli finalmente, ma la mia ex si e poi rifiutata di frequentare, quindi non ho più frequentato i miei figli.
Oggi convivo con la mia nuova compagna e abbiamo una bimba di 2 mesi ma non riesco a mantenere, addirittura mi sostiene lei a me pure io lavorando e e percepisco uno stipendio di 2800,00 euro e 1400,00 di trasferta perché il lavoro mi porta fuori casa spesso per vari mesi.
Le mie spese sono queste:
1300,00..... Mantenimento
300,00 il mutuo dove vive la ex
230,00 rata apparato dentale mio.
245,00 rata dell'auto.
In più spese straordinarie che non riesco a sostenere, ed il giudice ha acconsentito a farmi pignorare la banca in cui bloccano 600,00 euro mensili.
Cosa devo fare per me è un continuo esaurimento aiutatemi.
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Egregio Signor Marco,
alla luce della modifica delle circostanze esistenti al tempo del divorzio, può chiedere al Giudice una modifica dei provvedimenti ai sensi dell'art. 710 c.p.c. e la riduzione dell'assegno di mantenimento.
Si rivolga ad un legale di fiducia, il quale, presa visione delle nuove circostanze con prove documentate, potrà assisterLa nella procedura da radicare avanti al Tribunale di competenza,
Cordiali saluti.
avv. Francesca Minutolo Foro di Modena
Egregio Signor Marco,
quanto da Lei descritto in termini economici è assolutamente sufficiente per poter richiedere una modifica delle condizioni di separazione.( o divorzio)
Quanto all'aspetto dei figli nel ricordare che gli stessi devono ricevere cura educazione e istruzione e assistenza morale da entrambi i genitori, è necessario avere maggiori indicazioni per poter valutare eventuali modifiche nell'assetto già disposto dal Tribunale.
Sono a disposizione per ogni chiarimento
Cordiali saluti
gentile Marco ,
sulla sua attuale posizione ci si potrebbe lavorare sotto una pluralità di aspetti
Aspramente criticabili a mio avviso i comportamenti di sua moglie che potrebbe essere anche sanzionata dal tribunale .
Sembrerebbe, dalle sua parole, che sua moglie in questi anni abbia posto in essere una sorta di alienamento parentale ( abbia cioè tentato di allontanarla dai suoi figli e questo sarebbe grave ) Sebbene una procedura di tal genere è alquanto importante e probatoriamente difficile potrebbe comunque essere un inizio significativo per permetterle di richiedere un provvedimento differente da quello odierno per cio' che concerne anche le visite ed il tempp di permanenza dei suoi figli presso di lei. Se il tribunale si determinasse a modificare l'asset attuale , magari consentendole di stare maggior tempo con i suoi figli poi , di seguito e riuscendo a provare che le sue condizioni economiche sono mutate in pejus e quelle della sua ex moglie magari sono altresì mutate ma in melius si potrebbe anche richiedere una modifica delle condizioni , modifica che potrebbe spaziare da una riduzione del contributo ad un affido magari alternato con mantenimento diretto .
Insomma sulla sua posizione ci si potrebbe lavorare , per quanto lei scrive , ma ovviamente e' assolutamente necessario , leggere gli incartamenti , le memorie e soprattutto tutti i provvedimenti che si sono in questi anni succeduti . A sua disposizione per un più puntuale chiarimento
daniela Bilotti ( livorno )
Gentile Marco,
La giurisprudenza italiana ormai sostiene che sia un diritto potersi rifare una famiglia dopo il divorzio e che tale circostanza non riduce automaticamente gli oneri di mantenimento rispetto alla vecchia famiglia soprattutto riguardo i figli, però, tale nuova situazione di fatto va valutata ai fini della riduzione dell'assegno di mantenimento, se si riesce a dimostrare quanto soprattutto la nascita di un nuovo figlio sia in grado di incidere sul proprio potere economico, ne la contribuzione della sua nuova compagna dovrà essere valutata, poiché non possono caricarsi sul nuovo compagno gli oneri di mantenimento.
Dunque,in definitiva in giudice dovrà tenere conto del suo potere economico comparato con le nuove spese e i nuovi oneri di mantenimento,valutando,se del caso la capacità economica della sua ex moglie e determinare il nuovo assetto economico riducendo l'assegno di mantenimento.
AVV Marina Ligrani
Buongiorno signor Marco,
deve rivolgersi ad un avvocato per farsi assistere e chiedere la modifica delle condizioni economiche, evidenziando le Sue difficoltà ed anche per evidenziare al giudice il mancato adempimento da parte di Sua moglie delle prescrizioni in tema di affidamento dei figli e poter ottenere così una migliore regolamentazione.
Rimango a disposizione e La saluto cordialmente.
avv. Liana Bauccio