Buongiorno, io e mia moglie, sposati regolarmente in separazione dei beni, non abbiamo figli e non ne avremo. Abbiamo però un fratello entrambi e ognuno dei fratelli ha dei figli. Noi vorremmo fare testamento che alla morte di uno di noi due coniugi, la casa cointestata ed il denaro sui conti correnti vadano completamente al coniuge superstite. Abbiamo già fatto a questo scopo un testamento olografo ognuno di noi dicendo appunto che lasciamo erede universale l'altro di noi che rimane in vita. Prima domanda : Volevamo sapere se i testamenti fatti così sono validi ed efficaci pur essendoci dei fratelli e per ora anche i genitori di entrambi. Oppure sono validi solo per una quota (legittima) e così facendo almeno escludiamo i fratelli dalla successione ma non i genitori. Seconda domanda: ipotesi muore prima il marito, va tutto alla moglie, ma quando morirà anche la moglie, andrà tutto solo ai nipoti figli del fratello di lei? Oppure andrà tutto diviso anche coi nipoti figli del fratello del marito che è deceduto per prima? Noi vorremmo tutelarci adesso in vita ma vorremmo che quando non ci siamo più entrambi vada tutto diviso tra i nipoti di entrambi e non solo ai nipoti del coniuge che muore per ultimo. Grazie della risposta in anticipo.
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Egregio Sig. Marco,
rispondo alle sue domande procedendo secondo l'ordine delle stesse:
1) I testamenti da voi redatti sono validi ma non sono conformi alle disposizione di legge secondo cui, in caso di concorrenza tra coniuge superstite e ascendenti legittimi (i genitori) al primo spetti 1/2 come quota di legittima mentre ai secondi 1/4. In questa fattispecie i fratelli possono essere legittimamente esclusi dall'eredità. Avendo Voi disposto che l'intera eredità sia devoluta all'altro coniuge superstite, i genitori del coniuge deceduto sarebbero estromessi in violazione di legge. I testamenti sono comunque validi, ma i genitori pretermessi potrebbero far valere la loro illegittima esclusione in sede giudiziaria.
2) In caso di decesso di sua moglie, in assenza di figli e di genitori, l'eredità si devolve ai fratelli e sorelle di lei e, nel caso di premorienza di questi, ai loro figli che succedono per rappresentazione. Tuttavia, poiché in questo caso la legge non prevede una quota di legittima da tutelare, al fine di destinare una quota del patrimonio ereditario ai nipoti del marito deceduto, la moglie superstite può utilizzare lo strumento del testamento disponendo che la massa ereditaria sia suddivisa in egual misura tra i vari nipoti, previa indicazione specifica degli stessi.
Data la particolarità della materia, per la stesura di un testamento che possa esaudire a pieno le vostre volontà, Vi consiglio di rivolgervi ad un avvocato specializzato in materia successoria oppure ad un notaio.
Rimanendo a disposizione per eventuali informazioni o chiarimenti, Le porgo
Distinti Saluti
Avv. Alessandro Grimaldi
il testamento reciproco è valido ma nel caso di premorienza rispetto ai genitori a costoro deve essere riservata la quota di legittima e pertanto ben potrebbero agire per vedersi riconosciuto quanto di spettanza in relazione alla lesione di un loro diritto.
Quanto ai nipoti, ereditano i parenti del coniuge succeduto successivamente, ameno che non si provveda per testamento a regolamentare tale situazione atteso che i fratelli sono esclusi (a differenza dei genitori) dalla quota di riserva e quindi ben può il testamento non prenderli in considerazione. Ma se manca il testamento i fratelli ereditano secondo le quote di legge
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Salve signor Marco,
rispondo alla sua e vengo a precisare che ul testamento olografo fatto da lei e quello fatto dal coniuge con i quali vi nominate reciprocamente eredi universali ritengo siamo più che sufficienti.
A morte di uno dei due coniugi, l'altro dovrà fare un nuovo testamento olografo se vuole che siamo seguite indicazioni specifiche della massa ereditaria.
Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino