Buonasera. Purtroppo ho un immobile cointestato con mia sorella, poichè, essendo morti entrambi i genitori siamo uniche eredi. Purtroppo mia sorella non vuole dividere,(perchè spera che io possa rivenderle la mia parte ad un prezzo stracciato. Non è stata ancora effettuata divisione presso il notaio, perchè mia sorella si oppone. Vorrei sapere se è possibile vendere la mia parte per surrogazione con un terzo estraneo, con cui poi mia sorella diverrà coerede,e cosicchè lei se la veda poi con lui, di modo che io possa tirarmi fuori ed utilizzare i soldi derivati dalla mia porzione di immobile come meglio credo.
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non ho ben capito perchè sua sorella fa tutti questi problemi visto che siete solo in due, mi verrebbe da dire beati voi.,.
comunque se trova l'acquirente lei è liberissimo di vendergli la sua quota in modo da togliersi di mezzo.......
Qualora Lei intenda vendere la sua quota di proprietà sul bene ereditario, dovrà prima offrire a sua sorella la stessa quota al prezzo offerto dal terzo (in questo consiste il diritto di prelazione di cui all'art. 732 c.c.). Se sua sorella non esercita la prelazione può liberamente vendere.
In alternativa, se non trova alcun acquirente, potrà procedere alla divisione, previo esperimento della procedura di mediazione.
il giudizio di divisione si svolge davanti al Tribunale e, in quella sede, ogni erede può chiedere l'assegnazione del bene pagando il valore della quota agli altri eredi (il valore viene determinato da un perito nominato dal tribunale)
Se nessuno degli eredi chiede l'assegnazione si procede alla vendita all'asta e, detratte le spese (perito, pubblicità per la vendita, etc), il ricavato viene diviso tra gli eredi.
Se c'è un acquirente disposto a comprare la Sua quota, Lei può proporre l'offerta a Sua sorella, che può pareggiare l'offerta e comprarla lei. Ma il problema è un altro: questo terzo acquirente che cosa se ne fa di un pezzo di appartamento indiviso se Sua sorella non intendere dividere? Non credo che una terza persona sia disposta a comperare la Sua quota sapendo che va incontro a questo rischio. La cosa più ovvia è iniziare una causa di divisione ereditaria, che andrà preceduta dalla mediazione, e quindi chiedere che la casa sia venduta all'asta: è probabile che la sorella, vedendo la Sua intenzione di vendere all'asta la casa, Le proponga una liquidazione.
A Sua disposizione.
Avv. Giovanni Randon
A quanto sembra si profila la necessità di procedere allo scioglimento della comunione mediante apposito giudizio, preceduto dal tentativo di mediazione.
Avv. Marco Rigoni
Gentile signora Roberta,puo' iniziare un giudizio di divisione e puo' anche tentare di vendere la Sua quota,dopo averla offerta a Sua sorella vanamente.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli