Condominio: BBQ e grigliate su terrazzi e pertinenze
Inviata da Mario. 11 mag 2024
Salve, sono un condomino dell' ultimo piano di un palazzo e sono anche malato di asma. Col cambio contemporaneo di alcuni condomini e delle abitudini "culinarie" di altri, il numero del BBQ nel periodo estivo è stato di 30 BBQ da fine maggio a fine ottobre . Con una frequenza così si può parlare di normale tollerabilità? Inoltre il mio stato di malato polmonare non cambia il quadro? Il vicino che si è trasferito sotto a me ha fatto un BBQ a settimana, in terrazzo, tutto il suo fumo si trasferisce a casa mia, è normale tollerabilità? Quali strumenti ci sono per regolamentare questa cosa? La causa legale? Grazie
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Buongiorno,Le consiglio di inviare una diffida e di richiedere una norma nel regolamento condominiale. Cordialmente,avv Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno,
l'art. 844 c.c. sancisce che il proprietario non può impedire le immissioni di fumo o calore, le esalazioni e i rumori provenienti dal vicino se non superano la normale tollerabilità.
Inoltre, se non si tratta di fatti occasionali, potrebbe richiedere anche un risarcimento del danno.
Provveda, pertanto, ad inviare formale comunicazione di diffida al vicino.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo
Buongiorno sig. Mario,
la valutazione della normale tollerabilità dipende da diversi fattori, dovendo considerare il caso concreto; la sua malattia potrebbe costituire un elemento importante ai fini della suddetta valutazione, posto che il diritto alla salute è sempre prevalente.
Qualora la soglia della normale tollerabilità dovesse considerarsi superata, sarà possibile esperire un'azione inibitoria finalizzata alla cessazione e/o al contenimento pro futuro delle immissioni, oltre al risarcimento del danno patito.
Buongiorno, la normale tollerabilità va ovviamente accertata caso per caso e nel Suo pare evidente che vada commisurata anche al Suo stato di salute.
Prima di intentare una causa è possibile affrontare la questione in termini amichevoli personalmente o anche in sede di assemblea condominiale, se ciò non basta si può chiedere ad un legale di inviare una diffida e se ciò ancora non basta si può avviare una mediazione che è comunque necessaria prima di avviare una causa che dovrebbe essere l'extrema ratio.
Cordiali saluti.
Domenico Lobuono