consulto per divorzio

Inviata da Chiara. 20 ott 2024

Richiesta consulto in merito a proposta di divorzio in presenza di minore (2014) con avvocato comune che vede continue proposte e controproposte senza arrivare ad un accordo definitivo.
Separazione consensuale con alternanza e affidamento congiunto ma di fatto convivenza nello stesso immobile di proprietà fino allo scorso 15 agosto quando il padre del minore, di comune accordo, ha lasciato la casa trasferendosi dalla madre.
Attualmente vi è la divisione di tutte le spese in attesa delle nuove e definitive condizioni di divorzio.
Entrambi lavoratori dipendenti a tempo indeterminato c/o aziende private, io con uno stipendio mensile di euro 1.150 e tredicesima, il padre del minore con un reddito mensile di euro 1.750, tredicesima, buoni pasto, Welfare di euro 2.000 l’anno, assicurazione per visite mediche specialistiche del minore.
La mia proposta iniziale (formulata tramite il nostro avvocato comune) prevedeva un mantenimento di euro 300 + l’intero assegno unico (euro 230) con integrazione totale o parziale di quest’ ultimo qualora venisse meno in tutto o in parte . Essendoci un mutuo di rata mensile pari ad euro 718 anche la metà di tale rata.
Doposcuola privato 165 euro al mese per uno che terminerà con le scuole medie (attualmente il minore frequenta la 1° media).
A tale proposta è seguita una controproposta che accetta il mantenimento ma chiede la messa in vendita dell’immobile di proprietà tra 3 anni (quando io preferirei rimanere in questa casa fino ai 18 anni del minore)
La mia controproposta è stata di richiedere un contributo di euro 250 per un eventuale affitto (circa euro 750/mese).
Alla luce di quanto sopra chiedo:
- è giusto richiedere un contributo all’ affitto dovendo anticipare i tempi della messa in vendita dell’immobile? E se sì, in quale misura?
- tale contributo spetterebbe fino all’indipendenza economica del figlio?
- qualora, nella peggiore delle ipotesi, non si trovasse un accordo e si dovesse quindi procedere con una giudiziale, ci può essere il rischio che il giudice accetti la richiesta del collocamento congiunto senza quindi alcun riconoscimento del mantenimento?
- infine, cambiando il padre la residenza, l’importo dell’assegno unico aumenterà?

Grazie.

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