Io e il mio compagno abbiamo acquistato all'asta un'immobile che dovrà diventare la nostra abitazione principale; lo stesso è stato intestato a me (e io ho usufruito dei "benefici prima casa" a causa del mio attuale stato di disoccupazione e quindi di mancanza di redditi da lavoro) vorremmo organizzarci per le detrazioni fiscali dei lavori di ristrutturazione da eseguire nell'immobile acquistato. Possiamo utilizzare un contratto di comodato d'uso gratuito (registrandolo regolarmente) in cui il comodante autorizzi il comodatario ad eseguire opere di ristrutturazione e di miglioria - detraendosi i relativi costi - anche se saremo in coabitazione nell'immobile oggetto del contratto stesso?
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Gentile Moka,
un esperto fiscalista è il professionista più indicato per risponderLe. Ancora meglio, poiché mi sembra questione che si presta a più opinioni, Lei può rivolgersi direttamente alla Direzione Regionale delle Entrate e proporre il cosiddetto "interpello", cioè gira direttamente a loro la domanda. La Direzione ha 90 giorni per rispondere, ma sarà una risposta ufficiale che non La esporrà a rischi: se Lei seguirà la risposta, nessuno potrà mai sanzionarLa.
È una procedura del tutto gratuita e, se ha fortuna, le rispondono anche più velocemente.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, non esiti a scrivere ancora.
Cordiali saluti
Buongiorno Moka.
Il contratto di comodato dell'immobile concede la possibilità di detrarre le spese che si sostengono per il bene. Deve valutare con il commercialista quale forma sia migliore per il suo caso, che non le crei problemi di fiscalità.
Buona giornata.
Gentilissima Moka,
ritengo sia opportuno che si rivolga ad un commercialista di Sua fiducia, dato che il quesito attiene ad una problematica fiscale.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)