Convivente minaccia di andare via con nostra figlia di 3 anni.

Inviata da Anto. 17 dic 2020

Sono convivente da 4 anni con la mia compagna e per qualsiasi cosa succeda in casa minaccia di andare via con nostra figlia e la sua altra figlia avuta da un precedente matrimonio, lei lavora 8 ore al giorno senza fare i turni e che prendono tutta la giornata cioè dalle 9:30 alle 17:30 e non riesce a badare a nostra figlia quindi in base ai miei turni, che sono un militare, bado a nostra figlia d 3 anni ed alla sua di 11. Le ho comprato un auto per poterla far accompagnare i figli a scuola la mattina visto che fa un orario di lavoro compatibile con la scuola, o per essere indipendente da tutti quando io non sono in casa per via del lavoro. Lei si rifiuta di guidare e quindi io praticamente faccio la mamma e papà avendo numerosi problemi a lavoro. Praticamente con il mio stipendio mantengo casa e tutti lei con il suo stipendio essendo la metà del mio glielo lascio intatto per fare in modo che abbia tutto ciò che vuole. Lei non è in grado di seguire nostra figlia in modo tale da non precluderle tutte le strade migliori (ciò si evince da come l altra sua figlia affronta scuola e vita). Come devo fare se lei va via portando nostra figlia? Come posso fare per avere l affido di nostra figlia per farla realizzare al massimo delle aspettative? Ovviamente non voglio portarla via dalla sua mamma ma non voglio che l educazione di mia figlia sia affidata ai suoi parenti poiché lei non è mai in casa, è solo per via che non sono idonei ad educarla per fare in modo che abbia un futuro brillante (La mia estrazione famigliare e culturare è nettamente superiore alla sua e dei suoi genitori). Grazie anticipatamente

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Buongiorno,
da quanto da lei esposto, mi pare di capire che si tratti di una situazione futura ed ipotetica.
In ogni caso, qualora lei ad oggi abbia fondate preoccupazioni sulla crescita della figlia e decidesse di staccarsi dalla madre, potrà introdurre un' azione legale per richiedere l'affidamento della minore, sulla base dei presupposti da lei riportati.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Avv. Tiziana Vianello - Padova

Avvocato Tiziana Vianello Avvocato a Padova

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Egregio sig.Anto,generalmente i minori di 3 anni sono collocati presso la madre ma ,nel caso che espone,vi sono i presupposti per poter sollecitare una decisione giudiziale a Lei favorevole,naturalmente esprimendo un'ipotesi e non una certezza perché molto inciderebbe la valutazione dei servizi sociali e forse di una ctu nella formazione del convincimento del Tribunale.Se vuole un'idonea più specifica valutazione dovrei conoscere ulteriori dati e dettagli.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Mi pare di capire che la vostra coppia abbia molti problemi, ove valutasse di chiudere la situazione le consiglio di rivolgersi ad un legale al fine di proporre ricorso per regolamentare la situazione della minore davanti al giudice xche entrambi avete gli stessi diritti e doveri, e la sua compagna nn potrebbe allontanarsi con la figlia senza il suo consenso e nn dicendole dove va, rischierebbe un procedimento penale
Resto a disposizione
Avv Laura Ferrari

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Egregio signor Anto,
innanzitutto Lei e la Sua compagna avete la responsabilità genitoriale su Vostra figlia di 3 anni e le decisioni di maggior interesse per la stessa relativamente all'istruzione , all'educazione , alla salute e alla scelta della residenza dovrebbero ( uso il condizionale visto la sua domanda) essere assunte di comune accordo .
Qualora non foste d'accordo su quanto appena indicato la decisione potrà essere rimessa al giudice e se successivamente alla decisione dello stesso ( ad esempio sulla residenza) un genitore non si attenga alle condizioni indicate, il giudice stesso potrà valutare detto comportamento anche al fine della modifca delle modalità di affidamento.
Prima che la mamma vada via, sarebbe opportuno che Lei si rivolgesse a un avvocato che le può fornire assistenza e comunque un parere su come deve affrontare una eventuale fine della convivenza dal punto del corretto esercizio della responsabilità genitoriale.
A disposizione qualora volesse un consulto professionale.
Cordiali saluti

Avv. Emanuela Pesce Avvocato a Milano

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