Mi chiamo Monica, Io e il mio compagno vogliamo fare un mutuo per una casa, conviene farlo da conviventi oppure da sposati, dato che il prossimo mese vogliamo sposarci, io non lavoro, ma la casa la vogliamo comprare metta lui metta io, per potermi tutelare un domani, visto che lui ha 3 figli maggiorenni e io no. Grazie mille
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Gentile Monica,
Se dovesse decidere di procedere con questo acquisto da sposata dovrà prevedere la separazione dei beni con suo marito così che la proprietà cada al 50% per ciascuno, come avverrebbe se l'acquisto fosse fatto da conviventi.
AVV Marina Ligrani.
Gentile Sig.ra Monica,
grazie al Ddl Cirinnà approvato a giugno 2016 (legge 76/2016) anche nel caso di acquisto di casa da una coppia non sposata, i conviventi che richiedono un mutuo usufruiscono di alcuni diritti pari a quelli delle coppie sposate.
Innanzi tutto, la detrazione degli interessi in un mutuo cointestato tra conviventi è riconosciuta e quindi entrambi potrete detrarre la propria quota di interessi passivi (il 19% per un massimo di 4000 euro), e del 100% nel caso di coppia monoreddito. In un mutuo cointestato tra conviventi, la separazione produce effetti come tra ex marito e moglie: la parte tenuta a pagare gli alimenti, ma necessita il relativo accordo scritto, dovrà continuare a contribuire al pagamento delle rate del mutuo, e anche in caso di morte valgono le stesse regole sulla successione in vigore per le coppie unite da matrimonio.
Tuttavia stante il fatto che tra un mese vi sposate il mio consiglio è quello di attendere. Naturalmente essendoci 3 figli maggiorenni, ( sono o non sono già economicamente indipendenti?) sarà opportuno scegliere il regime di separazione dei beni.
A disposizione per ogni chiarimento
Cordiali saluti