Cosa fare in caso di maltrattamenti da parte di un fratello

Buongiorno,

Mi rivolgo a voi in cerca di consiglio riguardo a una situazione familiare che persiste da molti anni, se non da sempre, e che si ripresenta ciclicamente. Ho un fratello di oltre 40 anni che da tempo manifesta comportamenti instabili, caratterizzati da un temperamento a tratti aggressivo e da problemi psicologici diagnosticati dallo psichiatra, tra cui depressione, ansia e, credo, una forma di disturbo bipolare. Nonostante appaia come una persona tranquilla, gentile e colta agli occhi degli estranei, si trasforma completamente quando si trova a interagire con persone o situazioni che ritiene fastidiose o lesive nei suoi confronti. Questa percezione alterata tende al vittimismo, quando in realtà le vere vittime sono altre.

Questi comportamenti si manifestano in esplosioni d'ira, spesso incontrollate e scatenate da motivazioni di poco conto, che possono culminare in aggressioni fisiche nei confronti dei membri della famiglia che, in qualche modo, sembrano infastidirlo. Queste continue manifestazioni di aggressività e/o stati di ansia e depressione hanno creato un clima di tensione in famiglia, minando un equilibrio già precario a causa della presenza di una sorella più giovane con disabilità visiva, che necessita dell'assistenza dei miei genitori.

In particolare, mia sorella ha sviluppato un atteggiamento piuttosto ostile nei confronti di mio fratello, reagendo con veemenza ogni volta che percepisce come "lesiva" nei confronti dei nostri genitori anche la più banale delle sue azioni, soprattutto se rivolte verso nostra madre, che è la più bersagliata. Questo comportamento iperprotettivo e allo stesso tempo scontroso è nato dalla necessità di difendere i nostri genitori, che subiscono vessazioni, soprattutto psicologiche, da parte di mio fratello. Quest'ultimo, approfittando della loro soggezione, si fa assecondare in quasi tutti i suoi "capricci", proprio perché i miei genitori temono le sue reazioni.

Ora, dato che non sembra possibile convincere mia sorella a cambiare atteggiamento, né mio fratello a condurre una vita più indipendente e a lasciare in pace i miei genitori, mi chiedo cosa si possa fare. Da considerare che mio fratello ha un lavoro stabile ma non ha un domicilio fisso perché cambia casa senza un motivo apparente. A volte si trasferisce in una casa che era di mia nonna materna (ora di mia madre), altre volte in una casa di campagna dei miei genitori, altre ancora in una casa appartenuta alla mia nonna paterna. In pratica, si tratta di un continuo girovagare senza una ragione oggettiva. Va a casa dei miei genitori solo per mangiare e per farsi lavare e stirare la biancheria, senza dare loro un aiuto concreto e causandogli dispiaceri. I miei genitori, peraltro, non sono più così giovani (over 65).

Poiché temo per la sicurezza di mia sorella disabile che rischia di essere picchiata e per la salute dei miei genitori, che sono stanchi, mi chiedo cosa posso fare. Esiste la possibilità di presentare una denuncia che obblighi mio fratello a stabilirsi in un luogo fisso e a tenersi lontano dai miei genitori, da mia sorella e anche da me quando vado a trovarli?